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'Chiusura' della stazione, città in protesta

Venerdì 11 giugno alle 19,00 la città è invitata dal Comitato pendolari al binario 1.  Questa volta molto più di altre il problema non è solo e non tanto dei pendolari, anzi è prima di tutto un problema di chi in stazione lavora, e sicuramente un grande problema per il territorio orvietano

foto di copertina

In questi giorni si stanno effettuando incontri tra i sindacati dei lavoratori delle ferrovie e l'azienda Ferrovie dello Stato per evitare la "chiusura" della stazione di Orvieto. Scomparirà il capostazione e il movimento verrà controllato da Firenze. Abbiamo pensato di dare un segnale di contrarietà a questa decisione organizzando una manifestazione di protesta alla stazione di Orvieto venerdì 11 giugno dalle ore 19.
Sotto la lettera aperta in cui si chiede a tutta la città di partecipare, perché è la città tutta che subirà penalizzazioni.
Come sempre i tempi di organizzazione sono brevi ma dobbiamo dare un segnale quindi chiediamo a tutti la massima partecipazione e diffusione.
 
VENERDI' 11 GIUGNO DALLE ORE 19
BINARIO 1 DELLA STAZIONE FERROVIARIA DI ORVIETO
MANIFESTAZIONE DI PROTESTA
 
Ai cittadini
Ai sindaco di Orvieto
Ai sindaci del Comprensorio
Al vescovo di Orvieto
Alle parti politiche e sociali
Alle associazioni di categoria
All'Opera del Duomo
Ai Comitati pendolari

Dal prossimo mese di Luglio 2010 "CHIUDE" la Stazione di Orvieto. Verrà eliminata la presenza del capostazione ed Orvieto subirà un grave declassamento.
Questa volta molto più di altre il problema non è solo e non tanto dei pendolari, anzi è prima di tutto un problema di chi in stazione lavora, e sicuramente un grande problema per il territorio orvietano.
I pendolari sanno tutto su come si prende il treno, sugli orari e su dove fare gli abbonamenti in alternativa alla stazione, ma il turista e il viaggiatore cittadino occasionale sarà quello più disagiato.
È chiaro che la chiusura sarà anche il preludio di altre problematiche: l'indebolimento complessivo del sistema dei trasporti e la diminuzione delle fermate dei treni veloci.
Ma la maggiore penalizzazione è nei confronti di una città che dice e pensa di avere vocazione turistica.
Si continuano a perdere pezzi di sviluppo, crescita e servizi di questa città nell'immobilismo più totale.
La manifestazione avrà un senso se non ci saranno solo pendolari, ma l'intera città.

Per cercare di evitare l'aumento di una marginalizzazione di un territorio che negli ultimi anni sta subendo un drastico ed esponenziale impoverimento sociale, economico, strutturale ed industriale.

Pubblicato il: 09/06/2010

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