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Orvieto. Nel bilancio la mozione Leoni per tirare fuori elusione ed evasione

Il testo della mozione che, tutti d'accordo, andrà in discussione con il bilancio ed entrerà nelle entrate per far quadrare i conti

foto di copertina

In occasione del Consiglio comunale del 31 maggio Pier Luigi Leoni ha presentato una risoluzione  ispirata al principio che se le tasse le pagano tutti, tutti le pagano meno.
La risoluzione era  agganciata all'approvazione della deliberazione che impegnava il Consiglio ad attivare tutte le scelte che sarebbero risultate utili per valorizzare il Casermone. Nella sostanza un'affermazione di principio, necessaria però per affrontare il bilancio.
Ranchino ha fatto aggiungere alla deliberazione che per meno di 34.750.000 neppure se ne parla a dar via la Piave ed  il Pd che è necessario  sensibilizzare Governo, Regione etcetera per individuare una soluzione di "alto profilo istituzionale".
In quel Consiglio sono stati "dati i numeri" sulla Piave ed effettivamente c'era poco da fidarsi. Allora il consigliere del Pdl, lo ha dichiarato in assemblea, siccome non si fidava di quei milioni messi là sulla carta, ha pensato che fosse sensato affidarsi a qualcosa di più concreto, come l'accertamento di evasione ed elusione, che certamente c'è, è rilevabile, è moralmente giusto far emergere.
Le tasse vanno pagate e quindi è andata benissimo una risoluzione in tal senso, ma qualcuno non ha capito esattamente di cosa si parlasse. Infatti, è stata fatta confusione tra una misura della manovra finanziaria 2010, che assegna ai comuni che collaboreranno a far affiorare l'evasione il 33% dei tributi statali incassati, e le evasioni ed elusioni di cui scrive Leoni, che dovrebbero pagare gli orvietani "normali". Potrebbero consistere in milioni di euro e sono soldi che esigerà il Comune, relativi a Tarsu ed Ici, e porteranno fuori della porta del sindaco centinaia di persone imbufalite e convinte che le tasse le debbano pagare tutti gli altri.
Leoni la mozione l'ha presentata puntualmente. Noi siamo convinti che è un azione di straordinario valore educativo e fondamentale per le casse comunali. La rigiriamo ai lettori.

 

 

"Al Presidente del Consiglio comunale di Orvieto.

 

I  sottoscritti consiglieri comunali ritengono che, nel momento in cui l'equilibrio del bilancio comunale richiede l'imposizione alla cittadinanza di nuovi sacrifici, sia doverosa un'azione straordinaria di contrasto dell'evasione e dell'elusione fiscale. A tale scopo propongono la seguente mozione d'indirizzo.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

premesso che:

-         il risanamento del bilancio comunale non può e non deve prescindere, oltre che dalla razionalizzazione e dalla riduzione delle spese correnti, da una azione decisa contro l'evasione e l'elusione fiscale;

-         il perseguimento della giustizia fiscale deve essere un impegno prioritario per ragioni morali, contabili e pratiche;

-         l'evasione e l'elusione fiscale sono fenomeni presenti, in varia misura, in tutti i Comuni e non vi è alcun motivo per il ritenere che Orvieto ne sia esente;

-         i maggiori tributi sui quali il Comune ha diretti poteri di accertamento sono l'ICI e la TARSU;

-         ogni accertamento è retroattivo per un quinquennio e comporta il pagamento degli arretrati, di una maggiorazione del trenta per cento e degli interessi legali;

-         mentre si profila una maggiorazione della tariffa della TARSU del 10%, sembra opportuna una operazione straordinaria di accertamento affinché chi versa correttamente non sia ulteriormente discriminato rispetto a chi non versa o versa meno del dovuto;

-         la mancanza, fino a qualche anno fa, di strumenti sofisticati di riscontro catastale, potrebbe aver dato luogo a sacche di mancati accatastamenti di ampliamenti e ristrutturazioni di fabbricati;

-         l'oscillante giurisprudenza, ormai stabilizzatasi,  in materia di tassazione delle aree fabbricabili potrebbe aver incoraggiato una rilevante evasione in tale settore;

 

DELIBERA

 

1.      di dare mandato alla Giunta di disporre senza indugio un accertamento generale dell'ICI sulle aree fabbricabili;

2.      di dare mandato alla giunta di disporre senza indugio un accertamento accurato dell'ICI e della TARSU su un campione significativo di contribuenti (scelto con sorteggio alla presenza della competente commissione consiliare) e di riferire al Consiglio per i successivi indirizzi;

3.      di dare mandato alla Giunta, in caso di dimostrata carenza di personale, di ricorrere al supporto di aziende e/o professionisti idonei;

4.      di rinviare al prossimo anno l'addebitamento ai contribuenti dell'incremento della TARSU relativa all'anno 2010 in attesa di conoscere il risultato dell'indagine a campione e di verificare se l'incremento sia revocabile in quanto non necessario a coprire il costo del servizio di smaltimento dei RSU".

Pubblicato il: 08/06/2010

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