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Dalle associazioni ambientaliste stop al fotovoltaioco orvietano

"Non c'è alcun motivo -hanno concluso le associazioni- di accelerare  scelte ancora non mature a livello nazionale  e regionale che stanno già sollevando preoccupazione dell'opinione pubblica "

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento delle asociazioni orvietane a difesa dell'ambiente che hanno stoppato il piano dell'ufficio Urbanistica del Comune di Orvieto relativo allo sviluppo del fofovoltaico.

Il 1° giugno scorso il Comune di Orvieto ha presentato in un frettoloso incontro pubblico uno studio del proprio settore Urbanistica in merito alla individuazione dei siti comunali idonei  per la installazione di impianti fotovoltaici di grande potenza. Con l'idea di portare al prossimo Consiglio comunale del 18 giugno (quello del bilancio) l'approvazione-si è detto-di tale documento.

Le conclusioni dello studio, che presenta illegittimità legislative ed una impostazione -a nostro modo di vedere- da capovolgere completamente, è che pressoché tutti i terreni agricoli del territorio comunale  possono essere gravati dalla costruzione di immensi campi specchi fotovoltaici, con un ulteriore consumo di suolo, buona pace del paesaggio orvietano che tutto il mondo ci invidia e della nostra agricoltura.

La gravità delle conclusioni dello studio ha spinto le associazioni ambientaliste a richiedere  incontro urgente al sindaco Antonio Concina che  si è svolto stamane  5 giugno alla presenza dell'assessore all'Urbanistica Antonio Barberani. In tale sede le associazioni hanno fatto presente le loro ragioni e protocollato il documento  che si fornisce in allegato. L'incontro, contrassegnato da uno scambio di posizioni sul tema,  si è risolto nell'impegno della Amministrazione ad una prossima riunione di approfondimento, dopo aver analizzato le ragioni del mondo associativo.

La richiesta delle associazioni è stata quella del ritiro immediato dello studio e della sua allocazione all'interno dell'odg del Consiglio Ccmunale del 18 giugno, e della apertura di una ampia partecipazione da parte dell'Amministrazione con i cittadini, le forze politiche ed il mondo associativo  in modo da condividere al massimo una scelta orientata all'utilizzo delle energie alternative nel comune di Orvieto che sia in linea, ed eventualmente migliorativa -tenuto conto del contesto orvietano- con gli orientamenti ancora in itinere di approvazione da parte del Governo e delle Regioni. Riteniamo che prima di utilizzare suolo agricolo per il fotovoltaico sia opportuno effettuare una analisi territoriale per valutare per prima cosa quali siano le fonti rinnovabili più adatte al nostro territorio e poi quali siano i siti più appropriati e meno impattanti, ad esempio nel caso del fotovoltaico è sensato fare una valutazione delle superfici utili dei tetti delle zone industriali, dei terreni compromessi e marginali.

Non c'è alcun motivo -hanno concluso le associazioni- di accelerare  scelte ancora non mature a livello nazionale  e regionale che stanno già sollevando preoccupazione dell'opinione pubblica e della stampa in varie zone del Paese  in merito al forte impatto sull'ambiente e sul paesaggio dovuto  alle dimensioni degli impianti ai quali sono interessate le multinazionali del settore.

Data l'importanza  del tema, nonché delle possibili conseguenze sulle attività produttive, sul paesaggio e sull'agricoltura dei territori della nostra comunità, si chiede alla stampa la massima diffusione della presente nota e del documento allegato.

Associazione Altra Città

Associazione Accademia Kronos

Associazione Amici della Terra

Associazione Italia Nostra

Associazione WWF

Comitato Interregionale per la Salvaguardia dell'Alfina (CISA)

Pubblicato il: 07/06/2010

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