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Raccolta differenziata, si parte ad ottobre

L'assessore all'Ambiente, Roberta Tardani si limita prudentemente a confermare lo stanziamento il bilancio per la copertura del servizio. Dunque, se passerà senza ostacoli lo scoglio finanziario il progetto potrà partire ufficialmente

ORVIETO - Raccolta differenziata, si parte ad ottobre. Stavolta sembra che la politica dell'annunciazione (il via al progetto è stato dato a più riprese sempre come imminente fino allo scorso anno, pure in assenza della copertura finanziaria) non c'entri nulla. L'assessore all'Ambiente, Roberta Tardani si limita prudentemente a confermare lo stanziamento il bilancio per la copertura del servizio. Dunque, se passerà senza ostacoli lo scoglio finanziario il progetto potrà partire ufficialmente. Il tempo necessario per l'avvio della campagna di sensibilizzazione e poi via i cassonetti dal centro storico. Il progetto, come noto, è quello del porta a porta nel centro storico e della raccolta di vicinato sperimentale per il quartiere de La Svolta. Anche se è possibile che il progetto originale possa essere suscettibile di qualche modifica. Il nuovo servizio prevede la trasformazione dell'attuale sistema "a cassonetto" di raccolta dei rifiuti nel centro storico nel sistema "porta a porta", che si esplica nella raccolta delle varie frazioni differenziate a giorni settimanali prestabiliti, secondo un calendario che verrà fornito ai cittadini. L'avvio del nuovo sistema che interesserà sia le utenze domestiche che tutte le utenze non domestiche (scuole, uffici, negozi, attività commerciali) dovrà essere preceduto da una adeguata e capillare campagna di informazione, già prevista nel progetto e nel capitolato d'appalto del servizio. Orvieto è da sempre fanalino dell'Umbria in materia, con percentuali di raccolta differenziata bassissime. Secondo i dati dei Verdi, aggiornati allo scorso anno, Orvieto differenzia appena il 16% dei suoi rifiuti, seguita a stretto giro da Città di Castello (17%) e Foligno (18,8%). Un grave ritardo lamentato puntualmente da associazioni ambientaliste ma anche da semplici cittadini.

Pubblicato il: 02/06/2010

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