Ingiustificato e irresponsabile il pianto greco della Regione contro i tagli decisi dal governo

di Danilo Buconi, consigliere comunale di Monteleone d'Orvieto, capogruppo "Alleanza di Cittadini per Monteleone" e promotore dell'associazione culturale "CENTRO ITALIA"

Nessuna protesta, nessuna motivazione, nessun giro di parole possono giustificare il pianto greco messo in piedi dalla Regione dell'Umbria contro i tagli previsti dal Governo nella manovra.
E' certamente giusto e sacrosanto che in sede di Conferenza Stato-Regioni le stesse facciano sentire - collegialmente - la propria voce, ma il fatto che critiche tanto accalorate vengano da una Regione come l'Umbria dove nella passata legislatura non solo non si è avuto il coraggio di snellire il complicato sistema di enti, sub-enti ed agenzie e di ridurre drasticamente il numero dei consiglieri e degli assessori ma, addirittura, si è dato vita ad ulteriori nuovi enti (Ambiti Territoriali Integrati) rende la protesta davvero irresponsabile.
Inaccettabile davvero, poi, che le critiche più severe arrivino proprio da forze politiche che, dalle amministrative alle regionali, non hanno fatto altro che pretendere assessorati e vice-presidenze esterne, contribuendo ad appesantire la struttura degli enti locali, per di più in barba alle indicazioni elettorali espresse dagli elettori.
Basta con l'uso indiscriminato della demagogia e del populismo: si avvii davvero una seria politica di risparmi nella gestione amministrativa della Regione, ad ogni livello, e si pensi ai problemi veri dei cittadini prima che a quelli interni alle formazioni politiche, legati a personalismi e visibilità.