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Esternalizzazione dei parcheggi: che confusione

di Maurizio Conticelli "Inaccettabili appaiono la esternalizzazione dei parcheggi di superficie e l'ampliamento di quelli da sottoporre a tariffa (vedi parcheggio della funicolare), nonché i calcoli per la determinazione dei canoni"

 

di Maurizio Conticelli

 

La drammatica situazione in cui versa il bilancio comunale non può giustificare l'adozione di atti discutibili, come è quello sulla esternalizzazione della gestione dei parcheggi e degli impianti per la mobilità alternativa, che sarà discusso oggi in Consiglio comunale.

Nulla da eccepire sulla ipotesi di concessione esterna della gestione del Campo della Fiera e di Via Roma - quest'ultima ancora da collaudare - sulla falsariga di quanto oggi avviene con l'ATC (convenzione in scadenza a settembre 2010), sebbene esistano proposte interessanti ed alternative da parte di associazioni di commercianti e di cooperative; inaccettabili invece appaiono la esternalizzazione dei parcheggi di superficie e l'ampliamento di quelli da sottoporre a tariffa (vedi parcheggio della funicolare), nonché i calcoli per la determinazione dei canoni.

Tutto ci saremmo attesi dagli ex "tuscisti" (l'Associazione "Nuova Tuscia Orvieto insieme" fu protagonista all'inizio degli anni '90 di numerose battaglie, tra cui quella, fatta propria poi da Cimicchi, di gestione diretta dei parcheggi di superficie inizialmente concessi alla SIS di Perugia), meno che il ritorno alla gestione esterna dei parcheggi di superficie, che peraltro garantisce al bilancio comunale un'entrata oramai consolidata di circa 420.000,00 €/anno, suscettibile di aumenti previa adeguamento delle tariffe ed aumento dei controlli (oltre 700.000,00 €/anno secondo alcune previsioni contenute nella relazione tecnica allegata alla delibera in discussione).

Non esiste un piano economico di massima su cui dimensionare i canoni, che vengono definiti sulla base di una relazione tecnica che appare poco chiara e non priva di refusi (*).

La mancanza di chiarezza o la scarsa lungimiranza, hanno già provocato guasti in passato sempre sulla gestione dei parcheggi, sulla gestione del Pozzo di San Patrizio, sulla gestione del servizio idrico, ecc.

Sarebbe opportuno non proseguire su quella cattiva strada.

 

(*)

La parte IV della relazione riepiloga costi e redditività, sollevando non pochi interrogativi:

-          La redditività sarebbe pari ad € 919.759,00 (vedi tabella 16), di cui € 501.080,00 derivanti dalla gestione dei parcheggi coperti (si considera in questo caso lo scenario con l'applicazione della tariffa oraria aumentata da € 0,70 ad € 1,00) ed € 418.679,00 derivanti dai parcheggi di superficie (si considerano i valori pari alla gestione del 2009, senza aumenti tariffari): è evidente la mancanza di omogeneità dei dati.

-          La delibera prevede la concessione del parcheggio della funicolare e del parcheggio insilato del Borgo (ex Deltafina), di cui non si trova traccia nella tabella riepilogativa sopra citata (tabella 16): è evidente la carenza dei dati.

-          La delibera prevede un canone minimo garantito negli anni successivi pari ad € 250.000,00, mentre la relazione (vedi ultima pagina) parla di € 200.000,00: è evidente lo scollegamento tra delibera e relazione.

-          La relazione individua scenari con diverse ipotesi tariffarie per i parcheggi coperti (3 scenari, vedi pag. 6 e 7), proponendo poi una tabella riepilogativa (vedi tabella 11) che ne considera solo due, come pure considera i nuovi scenari per i parcheggi di superficie, riepilogati nella tabella 15, ove include situazioni esplosive ad Orvieto Scalo e Ciconia di cui poi non tiene conto nella tabella riepilogativa delle redditività: che confusione!

-          Nulla si dice dei riflessi sul piano della mobilità e del traffico, che dovrebbe essere aggiornato proprio a seguito del prossimo funzionamento del parcheggio di Via Roma e delle considerazioni sul terminal bus all'interno della ex Piave (vedi pag. 2 della relazione, penultimo comma, ove nulla si dice delle conseguenze sulla staticità della Rupe e del bilancio economico relativo al funzionamento della funicolare).

-          L'elenco dei refusi/delle incertezze potrebbe continuare, ma è certo che il Consiglio Comunale non può deliberare un atto così vistosamente carente: si fermi, approfondisca e poi decida, ma senza intorbidire carte e scenari.

Pubblicato il: 31/05/2010

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