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Approvato dal Consiglio provinciale l'atto d'indirizzo per lo 'Sportello della Legalità'

"Un fenomeno in crescita che richiede soluzioni concrete e rapide", ha detto Paci (Pd) illustrando il documento firrmato anche da Maurelli, presidente del Consiglio, Valentini Marano (Pdl), d'Antonio (Udc), Cerquaglia (Psi) e Rosati (Prc - Pdci - S.E.)

"Uno 'Sportello della Legalità' per sconfiggere la piaga dell'usura e rilanciare l'economia su basi solide". E' ciò che chiede il Consiglio provinciale di Terni che ha approvato ieri all'unanimità un atto d'indirizzo con il quale si impegna il presidente e la giunta a "promuovere le iniziative necessarie avvalendosi della preziosa collaborazione di Sos Impresa, associazione antiracket e antiusura presente sul territorio". "Numerose istituzioni - ha detto Mauro Paci (Pd) illustrando il documento firmato anche da Andrea Maurelli, presidente del Consiglio, Pietro Valentini Marano (Pdl), Massimo d'Antonio (Udc), Zefferino Cerquaglia (Psi) e Marco Rosati (Prc - Pdci - S.E.) - hanno lanciato l'allarme sul diffondersi di fenomeni usurai e di altri reati economici anche in territori estranei al controllo criminale come la provincia di Terni. Per questo motivo, data l'urgenza, occorre attuare soluzioni concrete che dia risposte certe e rapide a chi si trova in questo tipo di difficoltà". "L'usura - si afferma poi nell'atto d'indirizzo - rappresenta un tipico reato di stravolgimento delle regole di mercato, un meccanismo perverso di penetrazione di soggetti criminali nel territorio e uno strumento di riciclaggio e nuovo investimento di denaro sporco". "Per sconfiggere l'usura - ha affermato l'assessore allo Sviluppo Domenico Rosati - occorre fare sistema coinvolgendo tutti i soggetti interessati, da quelli economici a quelli istituzionali, dando forza al tavolo già attivato a livello provinciale". Giorgio Santelli (Idv) ha chiesto il coinvolgimento anche dell'associazione "Libera" di don Ciotti, mentre Zefferino Cerquaglia (Psi) ha auspicato azioni concrete e un piano organico per la lotta al fenomeno. Nel dibattito sono intervenuti anche Francesco Abbate e Alfredo Santi del Pdl che hanno rimarcato l'esigenza di tutelare imprese e famiglie.  

Pubblicato il: 26/05/2010

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