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Venti Ascensionali. Raccionepeccui

Venerdì 24 ottobre alle ore 20,45 Marina Confalone in 'RACCIONEPECCUI' di Giuseppe Bertolucci, alla Sala del Carmine

Cultura

Si tratta di un monologo comico, rosa, lugubre, poetico, in cui Marina Confalone vomita in scena l'incredibile vicenda di una povera disperata meridionale: l'orfanotrofio, l'insegnamento elementare in una scuolina di paese, il calvario dell'emarginazione omosessuale, il primo grande amore, l'ospedale psichiatrico

La deflagrazione mentale del personaggio si traduce in deflagrazione espressiva. Ne nasce un idioma completamente inventato che si struttura in una babele di prestiti e calchi linguistici. Proseguendo un'esperienza iniziata insieme a Benigni, questo monologo esplora le potenzialità comiche del tragico e le valenze tragiche del comico.

Sabato 25 ottobre verrà proiettato il film di Daniele Segre con "A proposito di sentimenti" alle 16.30 alla Sala del Carmine.

Alle interviste a singoli ragazzi e ragazze Down sul rapporto con l'altro sesso, sulla possibilità di sposarsi, sulla difficoltà di trovare casa, sul lavoro, fanno da contrappunto le scene girate in studio, in cui le coppie di ragazzi esprimono, senza forzature, l'affetto e il sentimento che li lega.

Seguirà l'incontro con l'artista.

A proposito di sentimenti è il titolo di un film realizzato da Daniele Segre, un regista cinematografico da molti anni protagonista di un originale percorso di ricerca sociale.

Lo abbiamo scelto anche come titolo di questa sezione del programma perché guardiamo con estremo interesse al modo di lavorare di Segre, alla sua scelta di dare la parola a chi non l'ha mai avuta prima, alla sua capacità di entrare nell'anima delle persone e di far vivere delle emozioni pensate, non superficiali e spettacolarizzate.

Il cinema di Segre si potrebbe definire in un certo senso cinema dell'ascolto, poiché le interviste, come pure il quadro che emerge dai suoi film, sono il frutto di una fase preparatoria di ascolto e di indagine ambientale, fisica, con la realtà, le situazioni, le persone protagoniste.

Le sue storie sono storie senza tempo perché riguardano il senso della vita.

La natura dei contenuti, la particolarità di taglio prospettico che caratterizzano l'opera di Segre, si offrono come importante stimolo alla riflessione di gruppi di lavoro del territorio e referenti culturali e politici.

Domenica 26 ottobre alle 18.00 sempre del regista Daniele Segre verrà proiettato anche Sto lavorando?, film che tratta l'esperienza di integrazione lavorativa di un ragazzo ventenne definito dagli specialisti psicotico irrecuperabile. La testimonianza di una scommessa che sembrava persa in partenza, ma che invece fa emergere in Matteo la capacità di imparare un lavoro e di relazionarsi con un gruppo e con una realtà non protetta.

Lunedì 27 ottobre si ritorna alla Sala del Carmine con il concerto alle 20.45 di Paolo Fresu e Dhafer Youssef Duo "I ritmi del jazz e il misticismo arabo" in collaborazione con il Festival Jazz "Rumori Mediterranei" di Roccella Ionica.

L'incontro fra uno dei più amati trombettisti del jazz moderno e il nuovo nome dell'ethno jazz contemporaneo è uno di quelli che possono davvero promettere scintille. Caposaldo dell'unione artistica fra Paolo Fresu e Dhafer Youssef è la naturalezza. Quella squisitamente musicale, capace di forgiare - nel grande crogiuolo della creatività - i suoni moderni di uno strumento principe dell'area jazzistica quale la tromba e quelli magici e per certi versi onirici del "sacro" oud, il liuto arabo. Due anime mediterranee capaci di guardare lontano e di trasmettere e comunicare. Radici "vere" e dannatamente espressive, ricche dei colori e delle poesie della Sardegna di Fresu e dei colori e dei silenzi dell'Africa tunisina di Youssef. Con, in più, l'incredibile estensione vocale di Dhafer, vero prodigioso motore di un'avventura sonora che ha poche altre similitudini.

Pubblicato il: 23/10/2003

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