No a nuovi ticket sanitari. Si raddoppino piuttosto il prezzo dei tabacchi e l'imposta di fabbricazione sugli alcolici

Le indiscrezioni secondo cui il Governo sarebbe intenzionato a rimpiazzare i ticket sanitari sulle prestazioni specialistiche per fare cassa immediata, rappresentano la dimostrazione concreta di procedere con un nuovo, gravissimo attacco, nei confronti dei ceti più bassi della popolazione, di quelli già più duramente colpiti dalla crisi, dall'emergenza economica e, peggio ancora, da avverse condizioni di salute.
Questo attacco deve essere assolutamente fermato e per far questo occorre mettere insieme tutte le forze sane del Paese, dal lavoro al volontariato, dalle forze di opposizione alle organizzazioni sindacali affinché si possa convincere il Governo a cambiare strada e a mirare la scure verso altri settori, che potrebbero rendere anche meglio sul piano dei conti pubblici, senza "mazziare" ulteriormente le famiglie.
Si pensi dunque a raddoppiare il prezzo dei tabacchi e quello dell'imposta di fabbricazione degli alcolici, provvedimenti che potrebbero fruttare quasi 10 miliardi di euro l'anno, piuttosto che a colpire ulteriormente le famiglie proprio sul bene più prezioso, cioè la salute e la dignità della persona.