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Passaggio di consegne dall'ex CdA al nuovo amministratore unico dell'Azienda speciale 'Farmacia comunale'

Nel 2009 l'azienda ha incrementato i ricavi, il numero delle ricette e gli utili

Presso la sede comunale, si è svolto questa mattina l'annunciato passaggio di consegne fra il vecchio CdA e il nuovo amministratore unico dell'Azienda speciale "Farmacia comunale" a cui ha fatto seguito la conferenza stampa nel corso della quale il CdA uscente ha riassunto l'attività di gestione svolta nel 2009.

Sono intervenuti: per il CdA uscente il presidente Gilberto Settimi e il consigliere Mauro Corba (assente per impegni lavorativi il vicepresidente Sauro Trinchitelli), il neo amministratore unico Aldo Salticchioli e il sindaco Antonio Concina e il segretario generale del Comune, Claudio Pollini.

Il sindaco Concina nell'esprimere il ringraziamento al CdA che lascia e l'augurio al nuovo amministratore che arriva ha evidenziato la "coerenza con il quale il CdA uscente ha lavorato nella situazione di sofferenza e nella dimensione date dalla locale Farmacia". Richiamando poi l'inteso lavoro svolto in tal senso dall'assessore alle Politiche sociali Massimo Rosmini, il sindaco ha ricordato che "la gestione dell'azienda non attiene a nessun criterio di maggioranza e minoranza ma si ispira ad una logica di snellimento della governance sulla base delle norme più recenti che hanno messo gli Enti locali in condizione di intervenire nella direzione della semplificazione". "Subito dopo l'approvazione del bilancio - ha concluso - cominceremo ad affrontare le tematiche dello sviluppo all'interno delle quali c'è anche il riassetto delle farmacie locali nel nuovo contesto urbanistico della città".

Il presidente del CdA Settimi ha riassunto l'esperienza della gestione della Farmacia comunale. "Una guida - ha detto - che abbiamo assunto nell'agosto 2007 in una situazione allora abbastanza chiacchierata per le vicissitudini di bilancio degli anni 2004-2005-2006. Non era è non è stato nostro compito addentrarci nei motivi che avevano determinato quella situazione, ma ci siamo mossi nell'ottica del risanamento. Ovvero: cercare di risanare l'azienda nelle condizioni date con una farmacia allocata in quel luogo e con il carico finanziario non compiuto perché il passaggio in Azienda Speciale è stato approvato nel 2004. Le sofferenze c'erano e in parte ci sono ancora. In primo luogo va tenuto conto che sulla Rupe operano ben quattro farmacie su 5 mila abitanti, quando lo standard umbro è di una farmacia ogni 3.550 abitanti. Pertanto, al di là delle questioni strutturali, siamo intervenuti laddove era possibile. Abbiamo lavorato all'incremento delle vendite +3% nel 2008 e +6,6% nel 2009. La credibilità della Farmacia è stata ripristinata, il chiacchiericcio degli ultimi anni è stato zittito. I mali non venivano dalla struttura, anche se in passato c'era stato un incremento molto spinto degli acquisti. Noi abbiamo spinto in un'altra direzione. Il 2010 è già diverso dal 2009. Infatti, si dovrà verificare quanto influirà l'andamento di crisi generale: l'andamento della disoccupazione evidentemente avrà riflessi soprattutto sui farmaci da banco poiché in questi casi le spese per la cura della persona potrebbero subire una flessione. Andranno affinati allora gli  strumenti ed apportati i necessari correttivi. Il 2009 si chiude con un utile di oltre 20 mila euro. Un risultato che giudichiamo molto buono. All'amministratore unico lasciamo una situazione che necessita di un assetto strutturale della farmacia rispetto al resto delle farmacie locali attraverso un riequilibrio. Esiste la possibilità concreta di trasferire una farmacia nel suburbio, ci sono richieste già fatte anni fa, ma non accolte, e c'è anche la disponibilità a riproporle. Se non lo dovesse fare un privato, lo potrebbe fare la farmacia comunale. Il punto centrale è che la città si modifica, quindi le diverse farmacie si devono ricollocare in base ai progetti di sviluppo della città stessa. Il riassetto delle farmacie si decide ogni due anni, questo significa che tra ottobre/dicembre prossimo, l'amministrazione dovrà ricollocare le farmacie in un quadro di assetto urbanistico di Orvieto".

"Con il nuovo amministratore delegato - ha concluso Settimini - abbiamo deciso di comune accordo di presentarci alla città in una conferenza stampa congiunta, per sottolineare che il passaggio di consegne è sereno, tra persone serie e senza conflitti. Nessun imbarbarimento dei rapporti, dunque. E' giusto che vi siano rapporti di fiducia con l'Amministrazione Comunale e, se questo è stato valido per noi, lo deve essere anche per chi viene dopo. Con l'occasione ringrazio l'amministrazione comunale, il personale dipendente, i revisori dei conti e tutti i collaboratori per l'opera prestata nel raggiungimento degli obbiettivi".

Dal canto suo il neo amministratore delegato Salticchioli ha affermato "ho già avuto uno scambio di vedute con il CdA uscente a cui do atto di avere operato bene in una situazione iniziale che esulava dai compiti gestionali. Hanno tenuto bene la barra ed ora spetta a me verificare se esistono margini di ulteriore miglioramento. Quella delle quattro farmacie sulla Rupe è la fotografia della cannibalizzazione che si sta perpetrando e la ridistribuzione delle farmacie è un aspetto da prendere senz'altro in considerazione con l'Amministrazione Comunale. Da parte mia cercherò di fare del mio meglio per continuare nel solco di quanto hanno già fatto i miei predecessori e per migliorare laddove possibile. Ringrazio l'Amministrazione comunale per l'opportunità che mi ha dato".

Pubblicato il: 12/05/2010

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