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Comunisti italiani. Insoddisfazione per l'avvio della Giunta marini

Nota della segreteria del PdCI umbro

Riceviamo e pubblichiamo la nota diffusa dalla segreteria regionale dei comunisti italiani, che denuncia un avvio "precario" della Giunta Marini e manifesta una evidente insoddisfazione per l'assetto della Giunta.

 

La segreteria regionale del PDCI ritiene opportuno esternare pubblicamente la propria valutazione sull'avvio, a dir poco precario, della legislatura regionale uscita dalle elezioni del 28 e 29 marzo 2010.

Il Partito Democratico, la principale forza politica della coalizione di centrosinistra,vincitrice in Umbria di questa competizione, costretto dai propri contrasti interni, anziché privilegiare la compattezza e la stabilità del governo regionale, il rispetto e la giusta collocazione delle altre forze della coalizione che sono state decisive per la vittoria del centrosinistra e saranno indispensabili per assicurare un buon governo della nostra Regione, una rappresentanza equilibrata dei territori, in particolare per quanto riguarda il rapporto tra le due province di Perugia e Terni, ha posto in primo piano, come preoccupazione fondamentale e per certi aspetti esclusiva, gli interessi particolari di partito, il tutto nel contesto di un comportamento politico condizionato negativamente dalla cultura dell'autosufficienza della ricerca del massimo potere a danno del rapporto con le altre forze politiche alleate e soprattutto senza alcun collegamento sostanziale con i problemi della gente e dell'intera società civile.

Il risultato di questo comportamento si è concretizzato in questi fatti :

 

1)    Varata una Giunta regionale incompleta, il che rappresenta esattamente il contrario della stabilità e della capacità indispensabili  per un governo regionale chiamato subito ed a rispetto degli impegni presi con gli elettori ad affrontare problemi di enorme importanza presenti nella realtà regionale;

2)    Emarginata la rappresentanza della sinistra (Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani-Socialismo 2000), con la mancata nomina di assessori regionali di questa forza politica che pure con il suo successo elettorale, ha dato un contributo decisivo alla vittoria del centrosinistra ed alla elezione a presidente della regione della D.ssa Katiuscia Marini,

3)    Il formarsi di uno squilibrio territoriale con la nomina di sei assessori della provincia di Perugia e solo uno di quella di Terni, che ha già sollevato giustificate proteste tra la popolazione ternana e che sarà deleterio per la qualità dell'azione di governo della Regione.

I  Comunisti Italiani pur comprendendo le difficoltà incontrate dalla Presidente Marini e riconfermando ad essa la propria fiducia, si rendono costretti a

 

 

prendere atto con amarezza e delusione che nell'adottare alcune decisioni, anche per quanto la riguarda, non si è tenuto conto che la Presidente, candidata di tutta la coalizione e pur espressa, come giusto, dal Partito Democratico è rappresentante di tutte le forze, nessuna esclusa, di questa alleanza politica.

 

Di fronte a tale stato di cose la Segreteria Regionale del PDCI chiede alla Presidente Marini ed al Partito Democratico di adottare, di concerto con l'intera coalizione di centrosinistra, i provvedimenti necessari per completare la composizione della Giunta Regionale prevedendo anche il necessario equilibrio

territoriale e di procedere alla nomina della rappresentanza della Federazione della sinistra che comprenda anche il PDCI con la conferma ad assessore regionale dell'Ing. Giuseppe Mascio, la cui candidatura alla responsabilità di assessore regionale è particolarmente valida per il buon lavoro svolto nella precedente legislatura e per il grande successo elettorale conseguito, uno dei migliori in assoluto nell'intera realtà regionale.

 

Di fronte ad un mancato verificarsi di queste condizioni il PDCI si  riprenderà nell'ambito del Consiglio regionale la propria ed intera autonomia di giudizio e di comportamento. La segreteria regionale del PDCI esprime altrettanta ed ancora più forte preoccupazione  per il comportamento assunto in questa fase da Rifondazione Comunista che venendo meno agli accordi raggiunti, rinunciando ad ogni azione unitaria volta a garantire la rappresentanza nella Giunta regionale di entrambe le componenti della stessa e limitandosi, condizionata dai drammatici contrasti interni, a garantire solo sé stessa, ha di fatto indebolita e vanificata l'azione della Federazione della sinistra nei rapporti con il PD e con l'intera coalizione di centrosinistra e  introdotto un ostacolo difficilmente superabile nella vita della Federazione stessa, tale da compromettere seriamente il suo stesso futuro.

Il Comitato Regionale Umbro del PDCI convocato a Perugia per i prossimi giorni, provvederà a compiere un esame ancora più approfondito dell'attuale situazione politica regionale e dello stato della Federazione della sinistra e  per approntare un programma di iniziative politiche volte a difendere e rilanciare in Umbria la presenza e l'azione politica della sinistra.

 

 

                                                        
La Segreteria Regionale Umbra del PDCI

Pubblicato il: 11/05/2010

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