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L'ultima fiction girata ad Orvieto: Parretti sindaco

Giancarlo Parretti si candida a sindaco di Orvieto. Ex cameriere, finanziere d'assalto, amico dei potenti, è da sempre accusato di essere un prestanome. Conosciamo meglio l'uomo che ad Orvieto promise tanto ma nulla diede

Politica

di Redazione

In questi giorni c'è una campagna da agit-prop tesa a far salire le quotazioni di un possibile sindaco come Giancarlo Parretti. Non siamo contrari a qualunque cittadino che, nel pieno rispetto delle regole costituzionali, decida di candidarsi a qualsiasi carica pubblica: da consigliere comunale a Presidente del Consiglio. Certo è che la presenza di Parretti, ad Orvieto, non è stata costellata da successi. Sia quando promise ai commercianti truffati da Filomia di intervenire con prestiti agevolatissimi, sia quando volle tentare di realizzare Roma Vetus, sia quando tentò di creare, in Città, la sede italiana della spagnola Compania Mobiliaria, sia quando voleva aiutare gli orvietani a rifare le facciate del centro storico, sia quando ha guidato l'Orvietana Calcio e l'ha lasciata sull'orlo del fallimento. Insomma, convegni, promesse roboanti ma nulla più.

A ragionar bene su come stanno i fatti, l'unica cosa che è ben riuscita a Parretti, in città, è fare il cameriere. Lo ha fatto degnamente e molti si ricordano ancora di lui. Ma poi decise di fare altro. Oggi si candida a primo cittadino. O meglio, viene candidato a primo cittadino da alcuni esponenti politici locali, primi fra tutti Lombardozzi e Broccatelli. E qualcuno ci vuole infilare a tutti i costi Forza Italia, anche se il lucido Antonio Barberani difficilmente riuscirà a digerire un boccone di quel tipo.

Ma al di là di tutto noi pensiamo che "Il leone di un tempo che fu", colui che dava del tu a Craxi, Berlusconi, Barbara Streisand, Nancy e Ronnie Reagan, De Michelis e via dicendo abbia il sacrosanto diritto di candidarsi, ma il sacrosanto dovere di rispondere a qualche domanda. Noi proviamo a scrivere qui le domande che vorremmo fare a Giancarlo Parretti. Lo facciamo qui perché non siamo mai riusciti a prendere un appuntamento e bussare alla sua porta di "palazzo Parretti" per sapere se è disponibile o no ad un incontro, come ci è stato indicato di fare, ci sembra poco dignitoso. Queste quindi sono le domande che gli vorremmo porre.

Giancarlo Parretti, lei afferma di essere socialista. Ma che c'entrano i socialisti con Forza Italia e Alleanza Nazionale?

La sua fortuna, secondo molti ed anche secondo alcune dichiarazioni rilasciate dal suo ex socio Florio Fiorini, è dovuta ai grandi rapporti con un pezzo del vecchio Psi e con una forte amicizia con Cesare De Michelis, il fratello del più noto Gianni. È vero?

La accusano di essere un prestanome. Nella sua vita, ha mai svolto questo ruolo?

Berlusconi le ha prestato dei soldi per procedere alla scalata della MGM?

Ha subito molti processi, ma si è mai giunti a condanne definitive in Italia o all'estero?

Come può definire Florio Fiorini? Un finanziere, un amico, un socio, un traditore?

Che fine ha fatto il suo tentativo di aiutare i commercianti orvietani truffati dal commercialista Filomia?


Di Giancarlo Parretti ne hanno parlato in molti. Nel libro "Berlusconi: inchiesta sul signor TV" di Kaos Editore realizzato da Giovanni Ruggeri e Mario Guarino si parla di lui in un intero capitolo che cita anche una parte del libro scritto da Florio Fiorini nelle sue 'memorie dal carcere'.

Ve ne proponiamo un ampio stralcio nell'approfondimento.

Pubblicato il: 28/10/2003

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