Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Cartello illegittimo, multa annullata

Sul retro del segnale mancano gli estremi dell'ordinanza ed il giudice di pace dà ragione ad un orvietano multato per divieto di sosta. Una ''disattenzione'' che potrebbe costare una valanga di ricorsi all'amministrazione comunale

Cronaca

di Vincenzo Carducci

Se mancano gli estremi dell'ordinanza di divieto, un cartello stradale non è legittimo e la multa non ha nessun valore. E' quanto stabilito dalla sentenza del giudice di pace di Orvieto che il 7 ottobre scorso si è pronunciato favorevolmente sul ricorso presentato da un automobilista orvietano multato dalla polizia municipale per divieto di sosta nel centro storico della città del Duomo.

Incassata la contravvenzione di 40,16 euro per la sosta vietata in piazza Ranieri, l'automobilista aveva tuttavia avuto la premura di registrare e fotografare come dietro il segnale di divieto di sosta non ci fossero gli estremi dell'ordinanza che regola l'infrazione al codice della strada. Materiale fotografico finito in un minuzioso ricorso al giudice di pace di Orvieto che ne ha accolto le contestazioni.

Il giudice ha ritenuto fondata la "difformità del segnale di prescrizione rispetto alla norma". Secondo l'articolo 7 del codice della strada, infatti, "i Comuni possono, con ordinanza del sindaco, regolamentare la circolazione nei centri urbani. Inoltre - si legge nella motivazione della sentenza - l'articolo 77 del regolamento d'esecuzione del codice della strada, al comma 7, dispone che il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco e su di esso devono essere chiaramente indicati l'ente o l'amministrazione proprietari della strada e il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale. Per i segnali di prescrizione (divieti, precedenze, obbligo, ndr)devono essere riportati, inoltre, gli estremi dell'ordinanza di apposizione".

La multa è stata dunque annullata e l'amministrazione comunale ha affermato, in sede istruttoria, che predisporrà una serie di interventi per mettere a norma la segnaletica stradale.

Questo precedente può però dare adito ad una valanga di ricorsi considerato che su molti segnali del centro storico e dei quartieri ai piedi della Rupe (vedi foto) non sono riportati gli estremi della violazione al codice della strada e sono da ritenere dunque nulli come di conseguenza le multe.

La "magagna", denunciata anche in altre parti d'Italia, era stata oggetto tempo fa di un pungente servizio di "Striscia la notizia". Ed i risultati non si sono fatti attendere.

Pubblicato il: 21/10/2003

Torna alle notizie...