Caso Sabatini. Nessuna inerzia da parte dell'Adusbef, ma da Mediolanum solo proposte penalizzati per il clienti

MONTECCHIO - Nessuna inerzia da parte dell'Adusbef, ma da Mediolanum solo proposte penalizzati per il clienti. All'indomani delle dichiarazioni del direttore dell'Area Legale del Gruppo Mediolanum, l'avvocato Ettore Parlato Spadafora, sui risarcimenti alla clientela dell'ex promotore finanziario, Luigi Sabatini a tuonare è il presidente dell'associazione dei consumatori, Elio Lanutti. Lo fa tramite il proprio legale, l'avvocato Lucio Golino che definisce "false e destituite di ogni fondamento" le affermazioni di Mediolanum. "Ci si riferisce in particolare alle affermazioni secondo cui solo i sessanta assistiti da Adusbef che ci hanno dato mandato stragiudiziale nel maggio 2009 sarebbero ancora in attesa di risarcimento per l'inerzia dell'associazione dei consumatori - afferma Golino -. È bene ricordare che Banca Mediolanum, all'indomani della scoperta degli ammanchi - vuol dire il legale - non aveva intenzione alcuna di intraprendere iniziative di sorta a favore dei clienti frodati dal suo family banker di Orvieto, signor Luigi Sabatini. Solo dopo tre lettere alla Banca d'Italia, tre interrogazioni parlamentari del senatore Lannutti, presidente Adusbef, ed attività di sollecito in varie direzioni, la banca ha dato mandato per avviare trattative allo studio Legale Cardi di Roma che, nel novembre scorso, ha inviato una missiva in tal senso". "Tuttavia - spiega ancora il legale di Lanutti - poiché le avvisaglie non erano favorevoli - la banca voleva risarcire solo le somme sottratte agli investitori con esclusione delle somme investite con strumenti ad alto rischio comminati ai molto spesso ignari suoi clienti anche con firme fasulle - prima di iniziare le interlocuzioni, Adusbef ha cercato con ogni mezzo di sollecitare un'apertura di credito in tal senso, rappresentando i suddetti investimenti sovente la fonte di maggior danno per i clienti". Nel febbraio scorso, secondo quanto riferisce il legale, ci sarebbe stato il primo incontro presso lo studio Cardi. Ebbene: "A fronte di proposte della banca spesso fortemente penalizzanti nonostante le evidenze documentali", l'avvocato avrebbe "eccepito delle controproposte che sono state tutte disattese" afferma. "A seguito anche delle forti pressioni dei danneggiati a chiudere le transazioni - prosegue Golino - considerato che l'incontro non aveva in alcun modo smosso la banca dalle sue originarie posizioni, chiedevo ai legali dello studio Cardi di formalizzare una proposta analitica per ogni singola posizione da sottoporre all'attenzione degli interessati, prospettando in caso di mancata accettazione il ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario in Banca d'Italia di recente costituzione almeno per quelle situazioni che lo consentono ( domanda fino a 100mila euro) e prospettando per gli altri l'ineluttabile ricorso all'azione giudiziaria risarcitoria. Lo studio Cardi mi ha recentemente comunicato di aver formulato il piano e che è in attesa di assenso da parte di Mediolanum. Conseguentemente l'avvocato Ettore Parlato Spadafora o non è informato degli sviluppi o vuole creare nuovo attrito per non chiudere le controversie. Ma Adusbef che conosce ormai sin troppo bene i suoi "polli" (le banche ) non intende cadere e non cadrà nelle trappole delle provocazioni". Il legale di Lanutti, inoltre, intende chiarire che il danno inferto da Sabatini non sarebbe affatto di un milione di euro, ma di almeno il doppio. "Infine - conclude l'avvocato dell'associazione - non sappiamo se ci siano stati clienti non assistiti da Adusbef già risarciti dalla banca. L'avvocato Parlato Spatdafora dice di sì, ma non dice quanti e per quale ammontare".