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Il Duomo di Orvieto nel mirino dei kamikaze

C'è anche un'immagine della Cattedrale orvietana, infatti, tra quelle sequestrate dalla Digos durante le perquisizioni che hanno portato all'espulsione, per motivi di sicurezza nazionale, di Mohamed Hlal e Ahmed Ererahmouni...

foto di copertina
ORVIETO - Il Duomo di Orvieto nel mirino dei kamikaze. C'è anche un'immagine della Cattedrale orvietana, infatti, tra quelle sequestrate dalla Digos durante le perquisizioni che hanno portato all'espulsione, per motivi di sicurezza nazionale, di Mohamed Hlal e Ahmed Ererahmouni, i due marocchini ritenuti dagli investigatori appartenenti a una cellula della Jihad tra gli studenti dell'Università di Perugia. La fotografia del Duomo, che contiene uno dei simboli del Cattolicesimo il Corporale macchiato dal sangue di Cristo scaturito da un'ostia durante la Consacrazione non è l'unica sequestrata, quindi possibile obiettivo non dichiarato dei presunti terroristi rimpatriati a Casablanca durante lo scorso week end con un volo diretto da Roma Fiumicino. C'erano infatti anche piante di città italiane, insieme alla Basilica di San Marco a Venezia, alla Torre di Pisa, a un'altra immagine di Trinità dei Monti a Roma e alla Basilica di San Pietro, in Vaticano. In tutto una decina. I due, rimpatriati mediante decreto del ministro dell'Interno Roberto Maroni, secondo gli agenti "avevano già manifestato volontà di martirio" ma nessuna azione era stata al momento programmata nei dettagli né tantomeno portata a compimento. Sulla Rupe non sarebbe scattato alcun controllo aggiuntivo, oltre all'occhio fisso delle telecamere dell'Opera del Duomo collegate alle forze dell'ordine e ai servizi di routine che riservano sempre un'attenzione particolare alla Cattedrale, proprio perché obiettivo sensibile.

Pubblicato il: 05/05/2010

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