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Turista straniero rimane chiuso nel Pozzo di San Patrizio

Ci avrebbe passato tutta la notte se non avesse avuto il telefonino per chiamare il 113

ORVIETO - Brutta avventura per un turista straniero che, sabato sera, è stato chiuso inavvertitamente dentro il pozzo di San Patrizio. E, probabilmente, ci avrebbe passato tutta la notte se non avesse avuto il telefonino per chiamare il 113. L'uomo si sarebbe intrattenuto ad ammirare il gioiello del Sangallo, senza rendersi conto che si stava avvicinando l'orario di chiusura. D'altro canto i responsabili, una volta scattate le 20, avrebbero chiuso il pozzo come sempre, senza sospettare nulla.

L'allarme anti - intrusione, attivato, non sarebbe entrato in funzione. Tutto normale, dunque. Se non fosse che, invece, nel pozzo era rimasto un turista. L'umidità, il buio, il silenzio, ci sarebbero stati tutti gli ingredienti per farsi prendere dal panico. L'uomo, alla fine, ha pensato di cavarsela chiamando il 113 e spiegando, in uno stentato inglese, l'assurda situazione nella quale si trovava.

Sul posto è giunta immediatamente una volante del vicino commissariato di piazza Cahen. Gli agenti, una volta constata la veridicità della segnalazione, hanno rintracciato i responsabili di Sistema Museo che, recatisi sul posto, hanno liberato il povero turista. Sempre la polizia domenica sera, ma con l'aiuto dei vigili del fuoco, ha tratto in salvo un'altra persona. Stavolta una ragazza italiana di 25 anni che, dopo una passeggiata nel bosco, in località San Faustino, si era smarrita e non riusciva più a a ritrovare la strada asfaltata da cui era partita. Il luogo impervio e reso scivoloso dalla pioggia ha obbligato i poliziotti a chiedere l'intervento di un mezzo di soccorso dei vigili del fuoco del distaccamento di Orvieto. Una disavventura anche questa terminata con un lieto fine, attorno alle 21.

Pubblicato il: 04/05/2010

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