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L'Itelco riapre

Riassunti sessantasette dipendenti con contratti a tempo determinato. Ma la nuova azienda, l'Electrosys, ha garantito di trasformarli presto in contratti a tempo indeterminato. Non c'è nulla in vista, ad ora, per le decine di dipendenti espulsi

Cronaca

di Simona Coccimiglio

Ormai è sicuro. L'Itelco riapre finalmente i battenti. Per buona parte dei sessantasette dipendenti che l'azienda ha deciso di riprendere a lavorare, ieri sono state infatti attivate le pratiche di riassunzione. Finalmente per molti, tra impiegati ed operai, si profilano orizzonti migliori e soprattutto un futuro lavorativo, e quindi economico, meno incerto. "Rispetto agli ultimi accordi tra la nuova proprietà e i sindacati, risalenti ai primi di ottobre, - dichiara Alessandro Rampiconi, segretario provinciale FIOM - Cgil -, si è registrato un lieve ritardo nei regolari atti di nuova assunzione. Le tre tranche in cui si era pensato di scaglionare i dipendenti dell'ex Itelco sono state accorpate fra loro. Una considerevole fetta di lavoratori è stata dunque assunta ieri pomeriggio, anche alcuni dipendenti erano già stati richiamati al lavoro venerdì". Per tutti i riassunti all'ex Itelco, oggi Electrosys, sono stati tuttavia stipulati contratti a tempo determinato. Tali contratti a scadenza, sui quali in un passato molto recente si erano innescati grandi malumori, sono però destinati a trasformarsi in tempi brevi in assunzioni permanenti. "L'azienda ha infatti garantito - assicura Rampiconi - che per alcune figure professionali ritenute strategiche, dopo un periodo di prova di quindici giorni per gli operai, e di pochi giorni per gli impiegati, il contratto sarà trasformato a tempo indeterminato". La telenovela Itelco sembra essere arrivata all'ultima puntata, anche se con un finale non troppo tragico per molti.

 

Pubblicato il: 21/10/2003

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