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Orvieto, piscina offrersi al miglior offerente

Approvata all'unanimità l'esternalizzazione del servizio connesso alla Piscina Comunale di località La Svolta.  Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni. Il servizio verrà costantemente monitorato da severi controlli del Comune attraverso verifiche periodiche da parte dei uffici competenti

Il Consiglio comunale che, in base al Decreto Legislativo 267/2000 ha competenza circa la concessione di pubblici servizi, ha approvato all'unanimità l'autorizzazione per procedere all'esternalizzazione del servizio connesso all'impianto natatorio in località "La Svolta" dando mandato alla Giunta di predisporre tutti gli adempimenti necessari per l'affidamento del servizio dell'impianto natatorio a terzi, nel rispetto delle indicazioni date.

In particolare, l'appalto che avrà una durata quinquennale, dovrà dare una risposta adeguata alle problematiche gestionali e contemporaneamente garantire la qualità del servizio verso l'utenza oltre ad assicurare un severo controllo del Comune sotto l'aspetto sociale e tecnico, con verifiche periodiche da parte dei competenti Uffici Comunali che saranno riportate in appositi verbali. Ciò allo scopo di monitorare continuamente il servizio reso ed il rispetto degli oneri di manutenzione degli impianti.

 Illustrando l'argomento, l'assessore allo Sport, Roberta Tardani ha ricordato che l'esternalizzazione del servizio è stata ampiamente dibattuta in commissione da tutti i gruppi consiliari. Spiegando alle ragioni di carattere amministrativo/gestionale ed economico ha detto che "la piscina comunale è un servizio complesso utilizzato da circa 50.000 unità all'anno e, ad oggi, è gestito direttamente dal Comune di Orvieto. Per il suo funzionamento sono utilizzate 5 unità operative: 1 responsabile tecnico, 1 addetto ai servizi custodia e piccola pulizia e n. 3 assistenti bagnanti addetti al salvamento che sono obbligatori , attualmente forniti da un'agenzia di lavoro interinale. Il costo annuo dell'impianto è di 250.000 euro. Negli anni, in base alle leggi vigenti, il Comune non ha potuto stabilizzare gli assistenti bagnanti, né ha potuto indire un bando per la copertura definitiva del servizio. Le forme di contratto finora hanno dato risposte parziali e con un continuo cambio di soggetti causando incertezza nella programmazione del servizio e con costi maggiori per l'Ente. Peraltro, la legge regionale prevede l'istituzione di alcune figure oggi non disponibili nella pianta organica né appare possibile istituirle poiché costituirebbero un ulteriore onere per il Comune che, invece, ha necessità di razionalizzare l'erogazione dei propri servizi creando economie di scala compatibili con le risorse di bilancio".

"In questo senso - ha aggiunto - la scelta di razionalizzare i costi, mantenere il servizio e migliorarlo, ove possibile, ci ha portato ad ipotizzare una forma di gestione che da un lato esternalizzi i servizi e alleggerisca l'Ente proprietario del costo delle utenze ma, nel contempo, garantisca la qualità del servizio verso i fruitori; e soprattutto, un severo controllo dello stesso Comune, sia per l'aspetto sociale che tecnico, attraverso verifiche periodiche da parte dei uffici comunali competenti, riportate in appositi verbali. Questo al fine di monitorare continuamente il servizio reso ed il rispetto degli oneri di manutenzione degli impianti. L'affidamento della gestione terrà conto delle indicazioni delle legge regionale e rispetterò i criteri relativi al radicamento sul territorio. Chiediamo alle società sportive di farsi carico dei costi delle utenze e del personale. Il bando di gara e il relativo capitolato d'appalto saranno pubblicati nei prossimi giorni. Il criterio di selezione sarà quello dell'offerta più vantaggiosa sia per il profilo economico e tecnico della gestione dell'impianto, sia per la valutazione degli aspetti sociali riferiti alla disponibilità dell'impianto per anziani, scuole, portatori di handicap. E' auspicabile l'impatto sull'occupazione dei residenti nel comune di Orvieto". 

 

Nel dibattito i consiglieri comunali si sono così espressi:

Angelo Ranchino (Orveito Libera): "ottimo risultato. L'Amministrazione comunale si sta facendo carico di un impegno che è assolutamente difficoltoso, gravoso e delicatissimo: quello di mantenere il grado dei servizi che i cittadini sono abituati ad avere cercando di depurare i conti del Comune da una serie di costi che oggi non potrebbe più garantire. Il servizio non si taglia. Si tagliano i costi mantenendo i servizi. Soluzione che garantisce alla cittadinanza e alle fasce sociali interessate un servizio importante. Un esempio da ripetere come filosofia di approccio al problema anche per il futuro. Nell'ottica del project financing si dovrebbero stimolare consorzi temporanei di associazioni sportive e/o imprenditori, perché intervengano evitando che i costi siano in capo al Comune. Una chiave di lettura con la quale dobbiamo interpretare le future esigenze del Comune, senza penalizzare la crescita della città. Un approccio culturale per fare in modo tale che, con l'impegno di tutti, la società cresca".

Pier Luigi Leoni (PdL): "la Piscina fa parte dell'insieme dei servizi a domanda individuale che il Comune non sarebbe obbligato a prestare. Ma è un servizio che vogliamo fermamente continuare a prestare alla popolazione residente e del comprensorio nonché ai residenti fuori regione, trovando un sistema gestionale economico ed efficiente. Per i servizi complessi a domanda individuale la soluzione migliore è l'affidamento della gestione a terzi. Il Comune non ne resta fuori ma si accolla l'ammortamento e la manutenzione straordinaria dell'impianto che è di proprietà comunale. Il Comune, inoltre, espleterà il controllo sul gestore perché la gestione privata non divenga un qualcosa che snatura un servizio pubblico se non strettamente controllata. La scelta ci stiamo approvando, perciò, è quella di esternalizzare dandoci una organizzazione per il controllo del servizio. Più efficiente sarà la struttura che il Comune organizzerà, migliore sarà il buon risultato della gestione".

Carlo Tonelli (PDCI): "la scelta della esternalizzazione ha avuto un percorso avviato nella precedente amministrazione, e da me iniziato. Sicuramente è una naturale evoluzione del percorso della storia della piscina comunale che non va liquidata velocemente. Essa è nata con una grande funzione sociale e da anni consente a tutta la popolazione scolastica delle nostre scuole di apprendere a nuotare. Per questo, nella precedente amministrazione, mi ero concentrato sulla possibilità di una piscina all'aperto. Un modello allora molto apprezzato anche da altre realtà. Negli anni si è registrata la crescita del nuoto agonistico e delle associazioni locali. Ora il Comune non può stabilizzare il personale e il percorso è cambiato completamente. Invito la Giunta a mantenere le funzioni sociali della piscina nella direzione delle scuole, gli anziani, i soggetti con handicap. Il mio auspicio è che le nostre associazioni siano in condizione di concorrere all'appalto e misurarsi anche nella gestione dell'impianto".

Giuseppe Germani (PD): "Ranchino è passato dai tagli alle limature. Questo ci fa ben sperare per le prossime settimane in cui si dovrà concludere la vicenda del bilancio previsionale. La piscina non è un servizio dovuto ma è giusto che i cittadini ne beneficino. E' stato opportuno aver approfondito la materia come dimostra il risultato che ci apprestiamo a realizzare. 50 mila presenze alla piscina per 250 mila euro di incasso sono un introito apprezzabile. Nelle more del bando pongo in evidenza l'invito a premiare le società che dichiareranno l'utilizzo del personale locale".

Pier Giorgio Pizzo (UdC): "l'esternalizzazione della gestione della piscina è un buon punto a carico della Giunta. Ssarebbe un bel connubio poter realizzare il projetc financing e la piscina scoperta, magari da poter realizzare da parte del soggetto gestore. Noi le proposte sul bilancio le abbiamo fatte, ancora attendiamo quelle del PD".

Evasio Gialletti (Socialisti per Orvieto): "riconosco all'assessore Tardani la disponibilità di aver costruito con noi questo atto in commissione. Auspico che vi siano soggetti che rispondono al bando. E' importante il mantenimento delle funzioni sociali della struttura ed esorto a prendersi cura dell'impianto affinché resti efficiente nel tempo. I Comuni hanno sempre meno risorse e questo indirizzo di esternalizzazione era già stato assunto in passato. Auspico un servizio sempre migliore per i cittadini nostri e degli altri comuni e, in questo senso, auspicherei anche una maggiore giustizia sociale da parte degli altri comuni che utilizzano questo impianto".

Leonardo Mariani (PD): "a fronte di una piscina che ha un costo di circa 250.000, le tariffe sono rimaste le stesse dal 1997. Questo aspetto che vuole sottolineare la valenza sociale dell'impianto natatorio. Forse il Comune avrebbe potuto continuare a gestirla in maniera ottimale, ma non ho preclusioni verso l'esternalizzazione. Vigiliamo però sul mantenimento delle tariffe per le società sportive e per gli utenti. Perché, altrimenti, per risparmiare sulla piscina potevamo essere bravi da noi, magari risparmiando sul riscaldamento, risparmio cloro, ecc. Naturalmente è una provocazione perché noi vogliamo che il servizio reso sia di alta qualità gestionale. Tutto questo per dire che dobbiamo esercitare un'alta ed accurata qualità dei controlli sul funzionamento dell'impianto, specie sugli aspetti meno visibili".

Carlo Sborra (PdL): "l'azione che sta facendo l'Amministrazione comunale in un periodo di vacche magre limitando le spese ed ottimizzando le gestioni dei servizi è senz'altro da apprezzare. Avendo una certa esperienza di impianti sportivi in Umbria e Toscana, ho visto che ad esempio molti palazzetti del basket di proprietà pubblica sono già da tempo gestiti da soggetti esterni. Auguro una buona risposta da parte delle società di Orvieto che prendano in gestione il nostro impianto".

Stefano Olimpieri (PdL): "questo esempio dovrebbe essere diffuso anche su altri impianti del polisportivo e non solo, ad esempio i campi da tennis. Servono controlli ferrei perché una struttura pagata dalla collettività deve essere tutelata nella gestione e nel rispetto strutturale. Votiamo convinti la proposta. Plaudo all'Assessore anche perché il campetto di calcio di Ciconia è stato ristrutturato dopo molti anni".

Adriana Bugnini (PD): "dispiace che quando si parla di piscina si parla esclusivamente di costi. Sono veri i problemi di bilancio ma la piscina non è solo un problema di costi. Dobbiamo pensare a cosa eroghiamo. Io credo che sia questo il valore aggiunto. Da ultimo, ma non ultimo, dobbiamo tenere presente l'importanza dell'occupazione dei lavoratori del nostro territorio". 

Guido Turreni (PdL): "sono favorevole. La gestione diretta di un servizio in un momento di serie difficoltà di bilancio era impraticabile. Con questa azione meritoria la Giunta ci fa comprendere che si può cambiare il modo di amministrare secondo il principio della sussidiarietà. Se il privato può fare meglio del pubblico, ben venga. Si va ad attuare quel principio del liberalismo solidale che realizza la sussidiarietà orizzontale. Dovrebbe essere questo il paradigma futuro del Comune. Mi permetto una sono considerazione: peccato che sui parcheggi e la Funicolare - che il gestore ha usato molto bene a fini liberisti per sé - non c'è altrettanto entusiasmo del centrosinistra. In questo caso si doveva andare alla gestione diretta".

Replica dell'assessore Roberta Tardani: "la decisione non è stata molto facile, ma la preoccupazione non era quella del mantenimento dei costi bensì il servizio. Purtroppo non potevamo mantenerlo nella gestione diretta perché non abbiamo più il personale. Il capitolato d'appalto per così dire 'blindato' ci consente di monitorare costantemente la gestione. Non vogliamo tagliare i servizi, ma migliorarli, ottimizzarli responsabilizzando i soggetti presenti sul territorio che fino ad ora, forse, si sono sentiti tutelati ma che devono collaborare con noi".

 

Pubblicato il: 28/04/2010

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