Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Lascito De Solis. Quel palazzo dovrà servire per i vecchi orvietani

Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione presentata dalla consigliera Donatella Belcapo (PD) relativa al lascito testamentario De Solis connesso alle politiche per gli anziani

Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione presentata dalla consigliera Donatella Belcapo (PD) relativa al lascito testamentario De Solis connesso alle politiche per gli anziani.

La mozione "impegna l'Amministrazione comunale ad intraprendere ogni azione tesa al rispetto del vincolo testamentale del lascito De Solis e a sostenere presso la Regione Umbria e la ASL n. 4 le necessità di rispondere in modo adeguato alle istanze crescenti di interventi per gli anziani che riguardano il territorio di Orvieto".

Il documento, illustrato dalla proponente scaturisce dal fatto che "il 31 dicembre scorso, su alcuni quotidiani locali è apparsa la notizia che la ASL 4 sarebbe intenzionata a lasciare la sede del proprio centro direzionale in Via Bramante a Terni il cui canone annuo di locazione ammonta a circa 1.000.000 di euro, per costruire una nuova sede su propri terreni situati a Terni".  "La decisione sembrerebbe interessante dal  punto di vista patrimoniale - ha osservato la Belcapo - ma sorgono interrogativi circa le modalità di reperimento dei finanziamenti necessari ad edificare la nuova sede, che potrebbero derivare, secondo quanto fatto trapelare dalla direzione dell'ASL stessa, dalla vendita dell'immobile di Piazza Nicosia a Roma, noto anche come 'Lascito De Solis', dal nome della contessa Sabina De Solis Cigni in Faina che ne fece testamento 'in favore dell'Ospedale civile di Orvieto per realizzare una corsia per i vecchi cronici malati non accolti all'ospizio di san Giorgio né assistiti dalle loro famiglie'. Tale edificio è stato oggetto di un lungo contenzioso tra il Comune di Roma da un lato e la Asl 4 ed il Comune di Orvieto in fasi diverse dall'altro, risoltosi nel 2006 con la sentenza della Cassazione in favore della ASL competente per territorio".

"Nel corso di una audizione svoltasi il 18 marzo 2008 presso il Comune di Orvieto e promossa dalla Conferenza dei capigruppo, a cui hanno partecipato i vertici della direzione generale della ASL4, il dirigente regionale competente in materia, nonché i rappresentanti dell'associazione Maria Cristina Piccolomini, del Tribunale per i diritti del malato e Cittadinanzattiva, sono state fornite rassicurazioni da parte dell'ASL di rispettare il vincolo testamentale di tale lascito e di affrontare il tema degli anziani e dei malati cronici in particolare che hanno bisogno di ricoveri con lungodegenze".

Sintesi del dibattito:

Carlo Sborra (PdL): "la mia esortazione è a fare gli interessi di Orvieto". Giuseppe Germani (PD): "è fondamentale entrare in possesso del bene. Quindi l'Amministrazione deve adoperarsi al massimo perché questa pratica non si blocchi. Deve stare costantemente sulla materia ed incentivare il nostro impegno, cercare di attivare tutti i canali per arrivare alla soluzione del problema perché, come dimostra il lascito del palazzo accanto al Comune, non si può rischiare che esso non entri in qualche strano meccanismo e non sia più disponibile per il nostro territorio. Un bene patrimoniale importante al centro di Roma con un valore economico molto alto, potrebbe dare sollievo alla tematica sociale che stiamo dibattendo in queste settimane".  Carlo Tonelli (PDCI): "la mozione è importante e l'argomento è già sto oggetto di un recente 'question time'. E' ora di parlare di futuro. La perdita della Asl è stata un errore ma fa parte di una riorganizzazione regionale". Oriano Ricci: "la questione risalente agli anni Settanta e personalmente me ne sono occupato quando collaboravo con l'allora assessore regionale. Conosco il palazzo De Solis. Attualmente ci troviamo di fronte ad una causa chiusa in favore dell'Asl 4 che è emanazione della regione Umbria. A seguito delle ristrutturazioni oggi esiste un territorio dell'Asl n. 4. comprendente Terni-Narni-Amelia-Orvieto. E' il momento di porre fine a questa vicenda. Non vorrei che dietro vi fossero degli interessi della ASL e della Regione di spostare, in una logica aziendale, il destinatario del beneficio indirizzandolo al nuovo Ospedale Narni-Amelia o a Terni. Occorre fare in modo che il neo assessore Riommi decida di attribuire questa risorsa definitivamente al territorio di Orvieto. Invito l'assessore Rosmini a fare pressione presso la Giunta regionale risolva presto problema nel senso che vogliamo. La sanità locale ne ha bisogno".

Adriana Bugnini (PD): "va bene la perdita della Asl di Orvieto ma è anche vero che tutte le regioni hanno ridotto considerevolmente le Asl. Il lascito De Solis dice chiaramente che i soldi derivanti devono essere investiti per gli anziani dell'orvietano. Si deve puntare a far restare le risorse nel comune di Orvieto e al potenziamento di strutture per disabili che tanto servono sul nostro territorio".

Stefano Olimpieri (PdL): "una mozione condivisibile, ma a chiarimento sulla riduzione delle Asl preciso che la Regione - non certo per le norme nazionali - modificò la legge regionale che ne istituiva cinque portandole a quattro e chiudendo quella di Orvieto, impedendo così che passasse la proposta di referendum sul taglio delle Asl. Tornando al lascito De Solis, questo si sostanzia nel valore del bene immobiliare stimato in 10 milioni di euro, a favore di Orvieto. La questione dell'Asl c'entra perché il problema vero è che questo territorio ha perso tutto: basta dire che oggi l'ex Ospedale è di proprietà della regione. Il problema dobbiamo risolverlo attraverso Asl, Regione, Comune di Orvieto e Roma nell'ambito del Patto con Roma". Pier Luigi Leoni (PdL): "il punto centrale è il rispetto della volontà della defunta. Quella ricchezza è destinata a Orvieto e al suo comprensorio, ma è la Asl a dover gestire il denaro. La realtà è cambiata ma mi chiedo si metterà in discussione il rispetto della volontà testamentaria? La battaglia è dura e forse si concluderà con un compromesso. Quindi la mozione è più che appropriata".

Guido Turreni (PdL): "giudico opportuna ed approvo l'iniziativa di Belcapo. Orvieto è stata defraudata dalla Regione Umbria in diverse occasioni soprattutto dalle lobbie di potere che esercitano in materia sanitari. Il lascito De Solis ha già avuto una prima decisione sfavorevole con la nota sentenza della Cassazione. Io sono meno ottimista di Leoni, però ritengo difficile che si possa imporre il cosiddetto modus alla Regione la quale, secondo la Cassazione, è l'unica che può disporre in materia. La Giunta deve cercare di fare delle pressioni ed imporre limiti a questo lascito come è giusto che sia per questo territorio. Serve un miracolo per una situazione che potrebbe essere già compromessa".

Il presidente del Consiglio comunale, Marco Frizza si è detto disponibile a convocare una audizione del Consiglio comunale con i vertici della Asl. Belcapo per replica ha ribadito che la "battaglia è dura e serrata ma va fatta".

L'assessore alla Sanità, Massimo Rosmini: "forse le battaglie dure si dovevano fare prima perché in effetti il problema annoso ed è quello che ha richiamato Olimpieri. Il lascito De Solis è annoso e ha richiesto tante cause legali. Da allora fino ad oggi si sono verificati una serie di problemi. Certa accondiscendenza di Orvieto verso la Regione ha aiutato il crearsi questa situazione. Oggi per prima la regione ed il neo assessore Riommi devono dimostrare nei fatti che le cose si invertono. Quindi ciascuno deve fare la propria parte. Attualmente il problema di Palazzo Nicosia è che al suo interno ci sono tanti affittuari e la Asl, che ci tiene costantemente aggiornati, sta facendo le cause agli affittuari attuali. C'è un iter processuale in corso. Certamente il rapporto con il Comune di Roma potrebbe sbloccare ulteriori passaggi. Dobbiamo tenere presente che lo spirito del lascito è quello di far avere dei posti per lungodegenti ad Orvieto e al risultato finale è legato anche il raddoppio del San Giorgio su cui c'è la massima attenzione".

Per dichiarazioni di voto, Germani: "favorevole alla mozione. Non si può ritirare fuori quello che è accaduto dieci anni fa con il riduzione delle Asl. Il sindaco e la Giunta in carica devono farsi carico di risolvere il problema del lascito. Del resto lo sta facendo perché solo se c'è costantemente l'attenzione della città e del comprensorio nessuno si permette di metterci le mani sopra. La mozione è per tornare ad attualizzare da oggi l'attenzione del Consiglio e dell'Amministrazione tutta su questo problema". Olimpieri: "siamo favorevoli. L'assessore ha dato una risposta esaustiva e completa che ci rassicura come Consiglio comunale per trovare una soluzione seria. Purtroppo questa vicenda ha una storia che ha avuto dei protagonisti, compresa la Regione e la Asl che adesso sono nuovamente chiamati a fare la propria parte. Trovo giuste le audizioni con i vertici dell'Asl e non solo".

 

Pubblicato il: 28/04/2010

Torna alle notizie...