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Centrodestra. Dal Pd nessun contributo utile al Bilancio

Conferenza stampa del centrodestra. Obiettivo: "ridimensionare correttamente il ruolo che il Pd ha giocato nella redazione del bilancio". Alcune proposte, come il ricorso alle energie rinnovabili e al contributo della Fondazione Cro, sono state definite "inutili". "Tagliare 5 milioni di euro non è stata una scelta, ma una necessità"

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ORVIETO - Dal Pd nessun contributo utile al Bilancio, nel preventivo 5 milioni di tagli necessari, nessun servizio a rischio e nessuna operazione di "macelleria sociale". Mentre il centrodestra nel primo pomeriggio di ieri, dopo mesi di silenzio in ossequio al patto sulla riservatezza, spiegava il "suo" bilancio, un'altra notizia passava di bocca in bocca suscitando grande scalpore, ovvero le dimissioni dal consiglio comunale rassegnate in mattinata dal candidato sindaco del centrosinistra alle passate amministrative, Loriana Stella. Un'autentica bomba che era però già nell'aria da qualche giorno, specie dopo gli ultimi confronti durissimi dentro al partito sul bilancio e sul caso Ricci. Forse, gocce che hanno fatto traboccare il vaso. Ma se ne saprà di più oggi, quando Loriana Stella in conferenza stampa da via Pianzola spiegherà personalmente le proprie ragioni. Di certo il ruolo marginale a cui è stata relegata dal dopo elezioni e i contrasti interni al partito e al gruppo, devono averle "semplificato" la decisione. Ma veniamo al centrodestra che ieri - tramite i capigruppo Angelo Ranchino (Ol), Stefano Olimpieri (Pdl) e Piergiorgio Pizzo (Udc) - è uscito allo scoperto per la prima volta sul bilancio, anche in risposta alle tante - oltre che troppe e fuorvianti per la minoranza di governo - uscite dei Democratici sull'argomento. Obiettivo: "ridimensionare correttamente il ruolo che il Pd ha giocato nella redazione del bilancio". Alcune proposte, come il ricorso alle energie rinnovabili e al contributo della Fondazione Cro, sono state definite "inutili" quanto meno ai fini di questo bilancio, perché "non ci siamo con i tempi tecnici" è stato detto.

"L'approccio del Pd - ha sentenziato Ranchino - non è stato della misura e della qualità che il partito ha voluto far credere". Quello che più brucia al centrodestra è l'accusa di aver fatto un bilancio tutto tagli. Ebbene tagliare 5 milioni di euro non è stata una scelta, ma una necessità ai fini di legge, hanno ribadito Pizzo, Ranchino e Olimpieri, per il famoso tetto massimo di spesa di 23,5 milioni di euro imposto dalla sfondamento del patto di stabilità (la spesa del Comune era di 28,5). Insomma anche a fronte di nuove entrate, comunque 5 milioni andavano tagliati.

Dove? "È stata fatta una cosciente limatura" ha detto Ranchino "ritoccando alcune entrare e senza mettere a repentaglio nessun servizio". Il che significa + 30% per la Tarsu (in realtà, ha precisato Ranchino, "il ritocco riporta a zero il costo della Tarsu per il Comune come deve essere per legge, dopo l'operazione di riduzione della tariffa fatta prima delle elezioni). Previsto anche un ritocco tra il 15 e il 20% per le mense scolastiche e i trasporti. "Nessuna struttura o servizio è a rischio - ha puntualizzato Olimpieri, riferendosi alla scuola di musica e al Csco - mentre sono state eliminate spese che non possiamo permetterci. Anche quest'anno non ci sarà Orvieto con gusto e il palio dell'Oca". Risparmi dovrebbero arrivare dai tentativi in corso di rinegoziazione delle convenzioni in essere. Una voce di spesa enorme per il Comune, si pensi solo che quella per le mense pesa per 800mila euro e che convenzioni, personale e interessi passivi da soli farebbero il 113% del valore delle entrate comunali. Spiragli, intanto, si aprono per i 19 lavoratori socialmente utili che avrebbero dovuto fare la valigia. "Stiamo lavorando perché possano continuare a svolgere la loro attività" ha detto Olimpieri.

Pubblicato il: 24/04/2010

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