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Spunta un grande marchio italiano per Grinta

A dare notizia della nuova prospettiva è stato l'assessore allo Sviluppo Economico, Antonio Barberani

ORVIETO - Tessile, spunta un grande marchio italiano per Grinta, mentre oggi presso il tribunale di Orvieto è fissata la prima udienza civile nei procedimenti fallimentari avviati per la società del fiorentino Alessandro Calugi e per Sphera, già rilevata quest'ultima da MManifatture. A dare notizia della nuova prospettiva - oltre a quella della ventilata holding umbra del tessile da metere in piedi con capitali internazionali (referente locale dell'operazione l'imprenditore Vincenzo Monetini) - è stato l'assessore allo Sviluppo Economico, Antonio Barberani, su sollecitazione di una interrogazione del consigliere Donatella Belcapo (Pd). "Tramite alcuni consulenti del settore, è stato possibile individuare un'azienda di rilevanza nazionale". Sul nome, come ovvio, vige il più stretto riserbo, ma sarebbe a detta dell'assessore "tra i due - tre nomi più importanti del settore a livello nazionale. Speriamo che l'operazione andrà a buon fine pur nella ristrettezza dei tempi ormai a disposizione". Il procedimento fallimentare per Grinta potrebbe infatti complicare le cose, come ha fatto notare la Belcapo. Le operaie dell'azienda, un'ottantina, non percepiscono gli stipendi ormai da un anno e, negli ultimi tempi, è stata sospesa anche la cassa integrazione. "Quello del tessile è un problema serio - ha commentato Barberani - e per certi versi inspiegabile ad Orvieto, dove ci sono professionalità tali per cui si producono capospalla di altissima gamma che pochi in Italia sono in grado di confezionare". Stamani, in tribunale, udienza per l'ammissione al passivo anche per Acas service.

Pubblicato il: 23/04/2010

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