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Si discute della città? tutti insieme appassionatamente

In Consiglio comunale si discute sulla mopprtunità di tavoli di confronto allargati anche ad associazioni ritenute non rappresentative. Sciarra prefisce un interlocutore in più che uno in meno...

Il comunicato che segue, lanciato da Concommercio e Confesercenti, ha provocato ieri in Consiglio comunale ad Orvieto una discussione in merito all'opportunità di ammettere ai tavoli di confronto tra associazioni di categoria e Amministrazione anche "presunte aggregazioni di operatori". La questione è stata sollevata dal consigliere Olimpieri, che ha auspicato la massima apertura verso tutte le associazioni. Sulla stessa linea l'assessore Sciarra, che ha ricordato come sia preferibile qualche uditore in più, nelle occasioni di confronto, piuttosto che incontri ravvicinati in qualche ufficio.

Di seguito il comunicato diffuso dalle due principali associazioni di categoria di commercianti della città, non entusiaste di consorzi, associazioni, comitati.

Commercio e centro storico: basta con i bluff! Le Associazioni di categoria replicano sulle presunte esclusioni dal tavolo di concertazione

Spesso ad Orvieto la storia si ripete, come dappertutto fatta di grandi personaggi ed epiche battaglie ma anche, soprattutto in questi ultimi anni, piccole comparsate e guerre dei bottoni.

I fatti comprovati sono che l'Amministrazione ha convocato un incontro sull'avvio operativo degli strumenti di attuazione del Quadro Strategico di Valorizzazione del Centro Storico: in sostanza la cabina di regia di Comune e categoria che dovrà coordinare, appunto sulle linee guida del QSV, costituzione e attività delle Centro Commerciale Naturale di Orvieto.

Stiamo parlando di quel soggetto misto pubblico-privato che dovrà ricreare un contesto di accoglienza nella Rupe per il visitatore-turista, contestualmente implementando la capacità attrattiva del commercio del centro storico ben oltre i confini comunali in sinergia con la promo-commercializzazione turistica del territorio ed anche alla luce degli interessantissimi spunti di riflessione emersi dal recente Forum sul turismo quali "Orvieto città -anche- del weeck end".

A quell'incontro Confcommercio e Confesercenti hanno semplicemente posto il problema della congruità della presenza di un soggetto che non è annoverabile tra le Associazioni di categoria, laddove la Legge Regionale è chiara nell'indicare queste ultime come interlocutrici esclusive del Comune in questa fase di concertazione avanzata.

Ci pare che la ratio della norma sia chiara: evitare che questa delicatissima fase, appunto di concertazione venga "disorientata" da presenze di presunte aggregazioni di operatori non identificabili e non tracciabili(una volta consorzi, magari costituiti e tuttora inattivi al Registro delle Imprese, una volta comitati, una volta coordinamenti, una volta associazioni ma tutti con il comune denominatore di avere interessi,convenienze, rappresentanze e regole di democrazia interna poco conosciute ai più).  

Noi non abbiamo cacciato nessuno, abbiamo solo evidenziato il rischio di un abuso ma abbiamo anche ribadito agli assessori competenti che - ovviamente- essi possono ricevere chi vogliono, al di fuori della concertazione per parlare di temi cruciali quali il destino socio-economico di uno dei più grandi, anche commercialmente, centri storici umbri; ma la rappresentanza vera cioè quella che si concerta con l'Amministrazione pubblica, seguendo regole certe ed assumendosi responsabilità chiare verso i propri associati e presso la pubblica opinione,ci viene tuttora confermata perché, pur con tutti i limiti dei nostri rappresentanti e continuando ad operare in un contesto di perdurante, tremenda crisi economica, tuttavia riusciamo ancora a garantire ai nostri associati ed alla comunità cittadina per la parte che rappresentiamo, coerenza e responsabilità non intermittente ma che assicuriamo continuativamente da parecchi decenni.

 

Pubblicato il: 23/04/2010

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