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La CGIL per la scuola di musica

Raccolte 2mila firme a sostegno dell'istituto. Potrebbe subire un taglio dei contributi comunali che risulterebbe mortale

ORVIETO - "Chiudere la scuola di musica sarebbe un danno formativo e occupazionale: la scuola Adriano Casasole non è un gioiello che la città può avere solo se se lo può permettere, ma è un bene comune". Così, ieri mattina, in conferenza stampa il segretario della Cgil di Orvieto Rita Paggio, insieme al segretario provinciale di Nidil Cgil, Maura Mauri e ad una delegazione di insegnanti della scuola, ha presentato le oltre 2mila firme che, in poco tempo, sono state raccolte tra i cittadini a sostegno della scuola di musica la cui sopravvivenza è messa a rischio dai tagli ipotizzati nella bozza di preventivo 2010. Si tratta dell'azzeramento o quasi della quota versata annualmente dal Comune all'associazione Luigi Mancinelli: 120mila euro, per i quali è ipotizzato un taglio del 75%.

Le firme saranno sottoposte quanto prima all'attenzione del Comune al quale è già stato chiesto un incontro. In ipotesi la richiesta di piccoli contributi anche ad altri Comuni del Comprensorio che usufruiscono della scuola, la partecipazione a bandi europei e la stabilizzazione del personale tramite l'accesso ai fondi regionali ad hoc. Di certo per non è pensabile per la scuola evitare la chiusura ricorrendo al raddoppio delle rette, semplicemente perché l'utenza si dimezzerebbe, come convengono all'unisono sindacati e maestri di musica (i ragazzi già pagano mensilmente una retta di 50 euro). "Verrebbe meno la funzione stessa della scuola - afferma un insegnante - ovvero quella di una scuola che è nata per essere per tutti".

Pubblicato il: 22/04/2010

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