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Il comitato anti rumore boccia senza appello il nuovo regolamento sulla musica dal vivo

E' giudicato dal comitato non solo "inaccettabile e contrario anche alle leggi nazionali in vigore, ma assolutamente offensivo del lungo e paziente lavoro di concertazione svolto"

ORVIETO - Un regolamento inaccettabile, offensivo e contrario alle leggi nazionali in vigore. Il comitato anti rumore boccia senza appello il nuovo regolamento sulla musica dal vivo licenziato dalla giunta e, in questi giorni, al vaglio delle commissioni. Lo fa in una lettera aperta rivolta in primo luogo al sindaco, alla giunta e ai capigruppo consiliari. "Suonare musica - con tutto il rispetto per la musica e per i musicisti - con casse acustiche di grande potenza, urlare nei karaoke sotto le finestre dei cittadini e degli sfortunati turisti, ad ogni ora della notte, permettere schiamazzi, e non solo, per la città fino a tarda ora, ci appare non altro che legalizzare un degrado civile e cittadino che non ci stancheremo di combattere" tuona il direttivo del comitato antirumore. "Le nuove gestioni di alcuni bar hanno provocato situazioni spesso insostenibili - argomentano - determinando l'indignazione di tanti cittadini e dei gestori di bar contrari a questo stile di conduzione , nonché di albergatori e di commercianti". Quanto al nuovo regolamento, esso non farebbe che "esasperare un clima cittadino già teso, mostrando dispregio del dovere politico ed etico di garantire una normale convivenza civile ed il rispetto della legalità". Parole durissime così come altrettanto ferme restano le richieste dell'organismo cittadino nei confronti della materia in questione. Ecco le proposte enucleate punto per punto. Orario chiusura bar: invernale alle 24, primaverile - estivo alle 01. Orario di cessazione della musica: d'inverno alle 23,30, in primavera - estate alle 24. Giorni concedibili mensili: sei per zona. Numero di ore giornaliere concedibili: quattro complessive. Distanza tra i locali: 100 metri. Oltre naturalmente alla "certificazione fonometrica, per l' interno, obbligatoria e redatta da un tecnico abilitato, nonché sistema di rilevazione fonometrico continuo anche per le emissioni acustiche emesse all'esterno del locale, con controlli obbligatori periodici". E ancora: "applicazione puntuale della legge nazionale sull'inquinamento acustico ed inizio procedure di zonizzazione acustica del centro storico, così come disposto dalla legge". Infine: "individuazione di spazi alternativi affinché gestori e musicisti possano svolgere un'attività musicale più libera da vincoli relativi alle emissioni sonore". Già in passato il comitato aveva avuto modo di ricordare di avere pronta nel cassetto una lettera al prefetto per sollecitare la zonizzazione, obbligatoria per legge, che, se avviata, a detta del comitato, avrebbe effetti ben più restrittivi di qualsiasi regolamento. I punti qualificanti di quello che avrebbe licenziato recentemente la giunta sono giudicati dal comitato non solo "inaccettabili e contrari anche alle leggi nazionali in vigore, ma assolutamente offensivi del lungo e paziente lavoro di concertazione svolto fin da gennaio, poiché superano, con un pericoloso permissivismo, anche le richieste più spinte delle controparti interessate".

Pubblicato il: 22/04/2010

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