Chiarezza e prospettive per l'Eurotrafo di Fabro
La chiedono i lavoratori della fabbrica alla luce del ridimensionamento dell'azienda di elettronica
ORVIETO - Chiarezza e prospettive per l'Eurotrafo di Fabro. La chiedono i lavoratori della fabbrica alla luce del ridimensionamento dell'azienda di elettronica. "Si parla di trenta esuberi, ma la nostra sensazione è che si possa arrivare alla possibile chiusura" afferma l'Ugl. Secondo il sindacato lo stabilimento vive oggi in un regime di autogestione "senza dirigenti di riferimento e solo grazie al buon senso e alla costanza delle maestranze, l'azienda continua a portare avanti la produzione. Inoltre - aggiunge il sindacato - la continua mancanza di materiali e al loro scarsa qualità, pregiudicano il risultato finale del prodotto e la puntualità sulla consegna. Siamo stufi di sentirci dire che la situazione in cui ci troviamo è figlia della crisi del mercato mondiale, quando, a nostro avviso, grande responsabilità va attribuita ai vertici aziendali, che stanno utilizzando questo momento difficile per delocalizzare la produzione e favorirne l'insediamento in Cina e in India". Di qui la richiesta di fare chiarezza sulle prospettive dell'azienda. Prospettive da chiarire "attraverso un incontro urgente con le Rsu e le segreterie, dove vengano definiti in maniera definitiva le reali intenzioni della direzione sul sito produttivo di Fabro". Gli appelli dei lavoratori dell'Eurotrafo si ripetono ormai ciclicamente da quattro anni.
Pubblicato il: 21/04/2010