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In mille vogliono la musica per animare la movida orvietana

E' in arrivo in Comune la richiesta di sospensione immediata del regolamento transitorio sulla musica dal vivo nei locali

foto di copertina

ORVIETO - Corredata da oltre mille firme, è in arrivo in Comune la richiesta di sospensione immediata del regolamento transitorio sulla musica dal vivo nei locali. Così gestori dei locali, musicisti e frequentatori abituali della cosiddetta "movida" orvietana fanno fronte comune contro i paletti imposti dal regolamento emanato in coincidenza del ponte pasquale dall'amministrazione comunale.

La richiesta è quella di tornate ad aprire il confronto attorno ad una proposta che sia più ragionevole ed elastica, ma soprattutto rispettosa di chi fa musica. I gruppi che suonano nei locali durante il week end, infatti, si sentono colpevolizzati ingiustamente, perché indebitamente messi in relazione con gli atti vandalici che si consumano a tarda notte sulle piazze e nei vicoli del centro storico.

È per questo che sono in molti, questa settimana, a far notare i disordini che ci sono stati sulla Rupe, nonostante il week end sia scorso via senza musica. Atti di teppismo e di inciviltà si sono consumati, in particolare, in via San Leonardo, tra il ristorante Trattoria del Moro e i bagni pubblici. All'alba di domenica mattina lo spettacolo, nel vicolo, era desolante: insegne rotte, vasi spaccati, escrementi di vario genere, vomito, bottiglie rotte. All'interno dei bagni pubblici, il cui ingresso è stato ostruito con una panchina, la scena sarebbe stata se possibile anche peggiore. L'intervento dei netturbini, poi, ha rimesso a posto le cose. Il 113, avvisato, ha inviato sul posto una pattuglia. La polizia ha effettuato un sopralluogo e indaga adesso contro ignoti.

Gli episodi confermano indirettamente l'inefficacia dell'equazione musica uguale atti vandalici e ripropongono la necessità di affrontare i problemi del sabato sera sulla Rupe, dal rumore ai teppisti, con un altro approccio. "Più controlli delle forze dell'ordine" per stemperare gli eccessi di entusiasmo dei giovanissimi, dicono in molti. E basta colpevolizzare la musica dal vivo.

Pubblicato il: 13/04/2010

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