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La banda degli onesti

di Dante Freddi Il tema degli ultimi giorni è stata l'archiviazione da parte della procura della repubblica dell'esposto di Ranchino e Turreni sul bilancio 2009. Alcune note sollecitate da Pier Luigi Leoni e dall'anonimo personaggio web LO PUNGERONE

foto di copertina

di Dante Freddi

Dal dibattito di questi ultimi giorni ho isolato due contributi, che mi sembra utile rigirare ai lettori con l'evidenza che meritano. Uno è di Pier Luigi Leoni e l'altro di LO PUNGERONE, anonimo piddino mociocapocciano, personaggio web a cui sono affibbiate diverse identità, tutte di brava gente, e questo aiuta a fargli superare il limite dell'anonimato.

Pier Luigi Leoni, a proposito della sua convinzione che Còncina debba essere sostenuto e che vada evitato il commissariamento, in un corsivo mi chiede:

"Caro Direttore, tu non hai paura delle tue opinioni e, per tua fortuna, non siedi sui banchi del consiglio comunale. Se mi dici che ho preso una cantonata, ti giuro che ci rifletto. Con tutto il rispetto per i pochi Orvietani che mi hanno votato, tu sai quanto poco tengo alla mia poltroncina".

No, non mi sembra una cantonata, anche se temo che sia fortissima la tendenza di una parte del centrodestra a defilarsi, a cercare di non trovare soluzioni, e di un'area del centrosinistra a non rendersi conto che la "festa è finita".
Le riunioni "riservate" della commissione istituita per costruire il "progetto Orvieto nel futuro" fanno trapelare cautele e riflessioni e analisi più adatte a chi frena piuttosto che a chi spinge e avanza. Non vorrei che fosse da rimpiangere l'accoppiata Mocio - Capoccia, comunque a mio avviso sciagurata, ma almeno convinta e tenace nel perseguire il piano di finanziare il tenore di vita degli orvietani, comprese spese evitabili e privilegi intoccabili, con l'eventuale concessione della Piave.
La responsabilità dei due è stata, tra l'altro, di avere ammazzato il piano avviato da Risorse per Orvieto, che era dichiaratamente in fieri, per riprendere in mano totalmente la questione Piave, senza avere evidentemente le capacità politiche ed amministrative per affrontare un tema così importante e complesso. Tante chiacchiere e presunte partecipazioni, ma oggi la situazione è in stallo, con responsabilità per i ritardi che ormai devono iniziare ad assumersi anche Còncina ed i suoi.

E qui si introduce il nostro LO PUNGERONE, che commenta un corsivo di Leoni, La Procura archivia e il dialogo si fa più sereno, con note che mi sembrano ragionevoli e che stigmatizzano il battage del centrodestra sul malgoverno del centrosinistra, da cui si ricavava "l'impressione che lo sport preferito degli amministratori-ricorda LO PUNGERONE- era quello di far sparire i soldi del Comune. Sembrava quasi di vedere, notte tempo, il sindaco e gli assessori uscire dai loro uffici con le tasche piene di soldi".
Anch'io, in diverse occasioni, ho ricordato che nei giudizi sull'amministrazione di Mocio-Capoccia si può soltanto discutere sulle scelte amministrative, scelte che non sono state criminali, è chiaro e ormai certificato, ma non per questo sono state virtuose, altrimenti oggi non si parlerebbe di dissesto e staremmo a discutere come gestire risorse e progetti anziché dove tagliare i servizi.
E poi c'è anche un giudizio politico, su cui invece LO PUNGERONE sorvola. L'"accoppiata" ha gestito il potere nell'amministrazione e nel PD per acquisire consensi, esattamente come gran parte degli amministratori precedenti, dal PCI in su. Quindi ha elargito favori ed alimentato clientele dove possibile, nella legalità ma anche nell'ingiustizia. Perpetrare questo costume è stato gravissimo, ha dato scandalo, ha reso odioso il potere alla maggioranza degli orvietani, che ne avevano già le scatole piene, sia quelli che ne avevano goduto che quelli che lo avevano subìto.  

E questo non si può archiviare.


La procura archivia e il clima si fa più sereno

di Pier Luigi Leoni
Caro Direttore,

prendo atto della opinione e della decisione del Procuratore della Repubblica in merito alla liceità penale del bilancio 2009 del comune di Orvieto. Non mi passa per l'anticamera del cervello di mettermi a fare polemica. La libertà di manifestazione del pensiero è un bene prezioso, ma va utilizzata con prudenza. "Siate prudenti come serpenti e semplici come colombe", ammonisce Gesù Cristo. Una bella citazione evangelica non è fuori luogo in questo clima pasquale.

E poi le dichiarazioni del Procuratore sono oggettivamente utili in questa fase di incontro e dialogo tra maggioranze e minoranze consiliari per quadrare il bilancio 2010. Se l'elezione di Fausto Galanello ha messo di buonumore la maggioranza stelliana del PD,  l'archiviazione da parte della Procura ha messo di buonumore la minoranza mociana dello stesso partito. Per il centrodestra è meglio così che dover discutere con gente incazzata.

Forse ci ha messo le mani (almeno temporaneamente) San Pietro Parenz


IL SILENZIO DEI COLPEVOLI
E' dal 2 aprile che sto aspettando qualche commento alla nota stampa con la quale il Procuratore della Repubblica Dott. Novarese ha reso noto che, nonostante gli esposti dei consiglieri Ranchino e Turreni, non risultano iscritti sul registro degli indagati sia il sindaco Mocio sia il sindaco Concina. Eppure le notizie circolate nei giorni scorsi, come viene precisato nell'articolo, avevano appassionato l'opinione pubblica intorno allo spinoso tema del dissesto finanziario del Comune di Orvieto, argomento che era ritornato in voga in questi giorni ma, giova ricordarlo, ha radici molto più lontane. Già dalle primarie del Pd per la scelta del candidato a sindaco di Orvieto e per tutta la successiva campagna elettorale c'è stato chi si è esercitato in dissertazioni che davano l'impressione che lo sport preferito degli amministratori era quello di far sparire i soldi del Comune. Sembrava quasi di vedere, notte tempo, il Sindaco e gli Assessori uscire dai loro uffici con le tasche piene di soldi. Quanti sono stati quelli che hanno gridato che quei criminali dovevano andare in galera e bisognava buttare via le chiavi. Quei Soloni che, ancora oggi, continuano a pontificare sulle questioni amministrative allo stesso modo con cui una volta si discuteva del sesso degli angeli, come mai sull'argomento specifico non dicono nulla? Cattiva coscienza? Consapevolezza di aver fatto demagogia? La necessità di nascondere l'incapacità di risolvere i problemi di Orvieto? Voglia di apparire e non di risolvere? Ognuno può dare a queste semplicissime domande la risposta che vuole. Rimane il fatto che le buste contenenti le offerte per la riconversione della ex caserma e dell'ex ospedale non sono state aperte per vizi formali. Tutti, però, hanno presente quello che è accaduto riguardo alla presentazione delle liste del PDL a Roma. Hanno addirittura fatto una legge per modificare le modalità di presentazione delle liste ed in quel caso non si trattava di vizi formali ma di violazioni sostanziali. La riapertura dei termini per l' apertura delle "buste" avrebbe, forse, risolto il problema del riassetto finanziario delle casse comunali, con buona pace dei detrattori e somma felicità dei cittadini di Orvieto. Invece alcuni componenti della maggioranza, che dimenticano troppo spesso di essere minoranza, hanno preferito lo scontro ed hanno perso nel peggiore dei modi. Non è stato commesso nessun illecito penale nell'amministrare il Comune e relativamente ad eventuali illeciti amministrativi mi limito a riportare quello che l'articolo ben evidenzia. "Quasi certamente - aggiungeva ancora il Procuratore nell'archiviare l'esposto dei Ranchino e Turreni - esistono illeciti contabili, oggetto di esame da parte della Corte dei Conti Regionale, organo giurisdizionale competente al riguardo. Peraltro, il sistema di contabilità pubblica prevede una serie di adempimenti che non risultano violati, ma solo effettuati tardivamente o con valutazioni erronee o sottostimate, sicché non sembra potersi neppure ipotizzare il delitto di cui all'art. 323 c.p. (abuso d'ufficio, ndr) giacché si è sempre perseguito un interesse pubblico e non risultano nemmeno distolte somme con specifica e non modificabile destinazione". Io, se non interpreto male, dalle parole riportate del Procuratore della Repubblica deduco che esistono presso la Corte dei Conti ipotesi di reati contabili ma che , anche se venissero accertati, non avrebbero alcuna rilevanza penale. Speriamo che, finalmente, la destra, i Soloni, i contabili, gli amministratori pongano fine a quello che è stato il tormentone demagogico che ha caratterizzato gli ultimi anni della politica orvietana e si esca finalmente dall'immobilismo amministrativo.
Autore: LO PUNGERONE

Pubblicato il: 13/04/2010

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