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Esclusa ogni ipotesi diversa dal suicidio

Questa la convinzione degli inquirenti, nonostante alcuni elementi potessero creare dubbi

Cronaca

di Vincenzo Carducci

"Tutte le indicazioni in nostro possesso ci portano verso il suicidio". Così il sostituto procuratore della Repubblica, Carlo Dibello, commenta la tragedia consumatasi nella serata di ieri a Canale dove un cinquantatreenne medico orvietano si è ucciso infliggendosi diverse coltellate sul corpo e poi sgozzandosi. Ferite che sembravano in un primo momento incompatibili con un tentativo di suicidio ma che il magistrato non ritiene tali. "Occorre analizzare la sequenza dei colpi, l'uomo potrebbe essersi prima inferto delle ferite al corpo e poi essersi tagliato la gola". A far propendere con decisione gli inquirenti verso il suicidio sarebbe anche un biglietto lasciato dal medico in cui avrebbe espresso tutto l'inquietudini di una crisi depressiva legata a dei problemi personali.

Pubblicato il: 16/10/2003

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