Il senso del voto e del non voto. Buonsenso e niente tentazioni di riscatto
di Dante Freddi Ad Orvieto, in questa delicatissima situazione amministrativa, ci auguriamo che i risultati elettorali non alimentino la voglia di rifarsi del centrosinistra, mortificato l'anno scorso...
Il centrosinistra ha bisogno di un lavoro straordinario per poter offrire agli italiani una proposta solida e convincente. Berlusconi, dolenti o contenti, ha conquistato regioni e province. Meno voti delle europee dello scorso anno ma più potere, di quello vicino alla gente, che facilita il radicamento. E poi, la dimostrazione che la maggioranza degli italiani se ne frega dei processi e se va a escort, "almeno sono donne" -dicono, ed è perfino disponibile a credere che la prescrizione sia un'assoluzione.
Ma ad Orvieto Berlusconi non ha funzionato.
La coalizione di centrosinistra ha ottenuto il 60,8% dei voti, il centrodestra, Lega e PdL, il 36,14%, 39,4% se ci si aggiunge l'UDC.
Alle elezioni provinciali dello scorso anno il raggruppamento guidato da Feliciano Polli, centrosinistra, aveva ottenuto ad Orvieto il 52,19% e Afredo de Sio, centrodestra, il 42%. E' evidente quindi perché nel Pd orvietano gioiscono, con in più la vittoria di Fausto Galanello, che è però vittoria di tutti gli orvietani che sentono bisogno di essere rappresentati a Perugia, al di là delle parti.
Ad Orvieto, in questa delicatissima situazione amministrativa, ci auguriamo che i risultati elettorali non alimentino la voglia di rifarsi del centrosinistra, mortificato l'anno scorso, e che prevalga la responsabilità e una visione strategica del la coalizione politica e della città. Significa avanzare con lena verso un rinnovamento della classe dirigente e la stretta all'angolo dei vecchi mestatori, pronti a salire sul carro del vincitore e ad animare le battaglie degli altri.
Nel centrodestra, i visionari che spargono ancora la bugia che l'anno scorso Pdl e compagni hanno ha vinto il Comune, dovrebbero tacere e lasciare spazio al sindaco, l'unico che ha vinto e conquistato il 58% degli orvietani.
Se queste elezioni servissero a far comprendere all'anatra zoppa che non è un'aquila né lo sembra, sarebbe già un risultato buono per tutti. La consapevolezza aiuta ad abbassare la cresta e sollecita l'intelligenza ed il buonsenso a cercare alleati per costruire anziché nemici da distruggere.
Auguri a Fausto Galanello, persona perbene, che ha il compito difficilissimo di non deludere gli orvietani, che in 6.000, il 33%, hanno deciso questa volta di non votare, per nessuno.
Pubblicato il: 31/03/2010