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PD. Galanello darà forza all'Orvietano

Non c'è dubbio che il Pd farà pesare il proprio risultato anche a livello locale, interpretando con maggiore forza il proprio ruolo di "indirizzo e di controllo". È stato ribadito tanto da Galanello quanto da Trappolino

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ORVIETO - Un Pd unito che riporta Orvieto in Regione, sulla Rupe torna ad essere primo partito - 38% - e acquista in peso specifico nel confronto col centrodestra che governa la città. Per i Democratici è questo il significato più autentico dell'affermazione di Fausto Galanello, eletto consigliere regionale con 4103 preferenze, di cui oltre 3800 nell'Orvietano. Lo ha spiegato ieri mattina il candidato più votato della Provincia di Terni dopo Eros Brega, insieme al segretario dei Democratici di Orvieto, l'onorevole Carlo Emanuele Trappolino e il coordinatore dell'Intercomunale, Enrico Brugnoli.

Dopo la sconfitta di giugno, dunque, il Pd sembra aver fatto ammenda. Stavolta al voto è andato compatto, merito anche di una candidatura, quella di Galanello, che ha saputo "creare un clima positivo e riorganizzare le forze interne al partito" come ha sottolineato Trappolino. Non c'è dubbio infatti che, nonostante in campagna elettorale si pensasse che aiuti a Galanello, ex dirigente Cgil, potessero giungere da Terni, il candidato è stato eletto dal territorio. "È stata la volontà dell'Orvietano di tornare in Regione che ha consentito la mia elezione" ha esordito con soddisfazione il consigliere regionale che, del suo mandato, parla in termini di  "opportunità per il territorio". "In queste settimane che precedono l'insediamento - ha detto - intendo mettere a punto una piattaforma programmatica territoriale tramite il confronto con il territorio in tutte le sue articolazioni sulle questioni più importanti: dalla Piave alle infrastrutture alla sanità".

Tre le parole d'ordine: chiarezza nelle scelte, priorità condivise e sinergia. "Se non si costruirà l'esercito dietro il consigliere regionale - ha sottolineato - la mia voce resterà isolata in Regione e i risultati non potranno arrivare".  Non c'è dubbio che il Pd farà pesare il proprio risultato anche a livello locale, interpretando con maggiore forza il proprio ruolo di "indirizzo e di controllo". È stato ribadito tanto da Galanello quanto da Trappolino, che si è dimostrato fiducioso sulla possibilità di far quadrare i conti del bilancio 2010 ma ha espresso anche preoccupazione per "le polemiche interne al centrodestra" che, per come vengono gestite, "manifestano scarso senso di responsabilità", ha detto il segretario dei Democratici. 

Infine il caso Cortoni. Con 776 consensi nella Provincia di Terni, 553 solo ad Orvieto, la performance del candidato Fabrizio Cortoni ha portato l'Idv ad Orvieto al 10,14%. I Dipietristi sulla Rupe sono a tutti gli effetti il secondo partito della coalizione di centrosinistra dietro al Pd (38,62 %). E lui, il commerciante ex consigliere comunale di AltraCittà che si è autoescluso alle passate amministrative dalle liste dell'allora Sinistra e libertà in polemica con alcune candidature giudicate "obsolete", è il candidato dell'Idv più votato sull'intera provincia di Terni. Un risultato che non è bastato a fargli guadagnare uno scranno a palazzo Cesaroni, ma l'ottima performance non passa inosservata. "Il centrosinistra ha bisogno oggi più che mai di candidati in grado di attirare consensi trasversali - è il commento di Cortoni -. Il risultato raggiunto dall'Idv è la dimostrazione che fare pulizia dei vecchi schemi è una strategia che premia. Abbiamo già perso alcune occasioni per farlo. Non dimentichiamocelo - dice - ai prossimi appuntamenti elettorali".

 

Pubblicato il: 31/03/2010

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