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Ranchino a gamba tesa. Leoni è una voce fuori dal coro del centrodestra

Durissima, aspra, cruda polemica del consigliere di Orvieto libera contro il consigliere Leoni, ritenuto una voce isolata nel PdL e non rappresentativa della coalizione per sua continua azione tesa a voler "salvare il Comune dal commissariamento"...

foto di copertina

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Angelo Ranchino.

"Il consigliere Leoni da mesi scrive su queste pagine di intese tra PD e PDL per "salvare il Comune dal Commissariamento".

Non mi risulta che il PDL abbia intenzione di fare un patto scellerato con coloro che hanno condotto il Comune di Orvieto nelle condizioni che sono sotto gli occhi di tutti.

E' evidente che il Consigliere Leoni, se tende a tanto, è portatore di interessi nei quali quei (pochi) elettori che lo hanno sostenuto non si riconoscono, e certamente non vi si riconoscono gli elettori del PDL e di Orvieto Libera nè gli altri membri del direttivo del PDL.

Rimettere la città nelle mani di chi l'ha portata sull'orlo del dissesto non è negli obiettivi di Orvieto Libera, nè nei miei.

Noi intendiamo intraprendere un percorso di risanamento della città, promesso in campagna elettorale, e coerentemente stiamo tentando di fare gli atti consiliari oggetto del nostro programma.

Patto con Roma, patto con la Tuscia, revisione delle posizioni organizzative e del personale, controllo, razionalizzazione e gestione delle società e associazioni partecipate e molte altre iniziative: questo è ciò che Orvieto Libera ha portato in consiglio comunale, in sintonia con le dichiarazioni pre elettorali.

Non conosco iniziative che il Consigliere Leoni abbia posto in essere nell'ottica del rinnovamento, nè altre.

Vedo solo molte parole scritte, nell'ozio pensionistico, sulle testate web.

Torno sulla filosofia del mio intervento di qualche giorno fa.... bisogna fare! Troppe chiacchiere (peraltro sbagliate) e pochi fatti.

Se il consigliere Leoni avesse messo nel suo programma l'"accordo tra il PD e il PDL" credo che non avrebbe preso alcuno dei suoi (pochi) voti.

La città vuole guardare al futuro e non auspica il ritorno al passato voluto da Leoni.

Promettere e non mantenere non è corretto.

Lo facevano quegli stessi politici che i nostri elettori hanno voluto cambiare.

Reintegrare surrettiziamente questo metodo, come vuole il consigliere Leoni, mi sembra una vera e propria presa in giro per i cittadini.

Sostenere insostenibili e isolate posizioni politiche non fa poi certamente bene all'unità di intenti che continua a permanere nella coalizione PDL / OL e che vede come isolata voce fuori dal coro il consigliere Leoni.

Se ci tiene tanto ad avere diversi compagni di avventura politica, che si dimetta dal PDL e si iscriva al PD, visto che tende sempre e solo da quella parte, da quanto leggo su queste pagine con troppa frequenza.

Ed il Consigliere Leoni non si rende neanche conto che la matematica non può essere oggetto di interpretazioni.

O le spese obbligatorie del Comune SONO inferiori a 23.5 milioni di Euro, oppore gli amministratori sono OBBLIGATI a fare quello che la legge impone.

Non abbiamo, purtroppo, alcuna elasticità in merito, salvo fare quello che in alcuni Comuni si usa fare(illecitamente) e cioè truccare i bilanci.

Abbiamo detto più volte che Orvieto Libera non si presta a condotte illecite.

Forse il Consigliere Leoni invoca l'accordo con il PD ritenendo in tal modo di procrastinare quello scellerato modo di fare i bilanci e di gestire la città che ha condotto me ed un altro consigliere del PDL (contro il parere di Leoni, guarda un pò!) a esporre nell'ottobre dello scorso anno alla magistratura le incoerenze giuridiche e finanziarie del bilancio 2009.

I nostri cittadini con il voto hanno inteso cambiare pagina. Non credo che questo sia chiaro a Leoni.

Anche quelli di centro sinistra che hanno sostenuto Concina.

Noi vogliamo andare decisamente in quella direzione: snellimento della macchina amministrativa, riduzione delle partecipate, scioglimento delle convenzioni inutili, riapproprazione degli assets produttivi, cancellazione delle consulenze e delle esternalizzazioni superflue, sviluppo economico e culturale.

Ed accertamento delle responsabilità, ove ce ne siano (anche questo è doveroso).

Se la coalizione di cui facciamo parte, ed il nostro sindaco, condivideranno NELLE AZIONI e non solo nelle DICHIARAZIONI DI INTENTI questo programma, andremo avanti (sempre che la matematica lo consenta)."

Pubblicato il: 29/03/2010

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