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Il presidente Polli e l'assessore Paparelli confermano l'impegno a rilanciare l'artigianato orvietano con particolare interesse per quello artistico

Illustrati i piani 2010-2011. Apprezzamento da parte del vescovo monsignor Scanavino, del Comune, dell'Opera del Duomo, del Centro studi Città di Orvieto, delle associazioni di categoria e degli artigiani

foto di copertina

I programmi per la formazione professionale e il rilancio delle arti e dei mestieri sono stati al centro del workshop organizzato dalla Provincia di Terni alla sala convegni del Palazzo del Gusto di Orvieto e dal titolo "Quale formazione per Orvieto ed il suo territorio?". I lavori sono stati aperti dal presidente Feliciano Polli, che ha sottolineato come quello della formazione costituisca uno dei temi di primaria importanza per il futuro. In questo ambito, diviene fondamentale una concertazione attiva e propositiva con gli stessi artigiani. L'impostazione è stata molto apprezzata dal vescovo monsignor  Scanavino, dall'assessore comunale Calcagni, dai rappresentanti dell'Opera del Duomo, del Centro Studi Città di Orvieto, delle associazioni di categoria nonché dagli artigiani presenti. La Provincia si conferma così protagonista di una programmazione dell'offerta formativa con al centro lo sviluppo delle arti e dei mestieri. Il workshop ha creato un'occasione di discussione sulla formazione professionale nell'Orvietano ed in particolare su un piano di interventi programmabili dalla Provincia di Terni per il biennio 2010-2011, sulla base delle risorse disponibili assegnate dalla Regione Umbria. In particolare, per la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga i Centri per l'Impiego di Terni e di Orvieto daranno un supporto tramite i cosiddetti "sportelli dedicati". Sarà obiettivo prioritario aiutare imprese e lavoratori sul versante occupazionale ricorrendo ai residui disponibili nel precedente triennio. A questo scopo, è stato distribuito alle parti sociali un questionario per l'attuazione di un'indagine conoscitiva relativa ai profili professionali, in modo da avere un'analisi puntuale dei bisogni formativi dell'Orvietano, territorio in cui sono attive oltre 1300 imprese artigiane, un centinaio delle quali impegnate nella lavorazione della ceramica, dell'oro, del ferro battuto, del legno, del cuoio, del merletto, del cotto, delle terrecotte, del marmo artistico. L'assessore alla Formazione professionale e alle politiche attive del lavoro Fabio Paparelli, da parte sua, ha affermato di voler pervenire quanto prima ad un tavolo tecnico con gli artigiani per rilanciare le arti e i mestieri che da sempre hanno connotato e caratterizzato la produzione locale e che, purtroppo, sono in via di estinzione.

Pubblicato il: 25/03/2010

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