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Stanislao Fella ci racconta

L'esponente di Alleanza nazionale racconta della città com'è e come la vorrebbe, dei rapporti con il centrodestra e centrosinistra. Un solo candidato per tutta la coalizione, non necessariamente di AN

Politica

di Simona Coccimiglio

"Alleanza Nazionale non correrà da sola alle prossime elezioni amministrative e, sebbene il candidato non sia stato ancora scelto, il centro destra si presenterà all'elettorato orvietano con un unico aspirante ad occupare la poltrona di sindaco". Stanislao Fella, consigliere comunale di AN presenta ad Orvietosì la strategia con la quale il suo partito scenderà in campo in seno alla coalizione di centro destra e non rinuncia a lanciare accuse e sollevare critiche all'operato degli amministratori. Passando poi per l'edilizia cittadina e per il malessere sociale dilagante in città si dice pronto ad affrontare con i "compagni" di partito la prossima sfida elettorale, pur non pensando necessariamente ad un candidato iscritto ad Alleanza Nazionale.

Come si prepara AN alle prossime elezioni?

Orvieto è ormai matura per un cambiamento. Questo però non deve tradursi in uno sterile scontro tra centrodestra e centrosinistra, piuttosto tra forze che promuovono la rinascita cittadina contro forze di conservazione che detengono un potere politico imprenditoriale senza grandi ambizioni di sviluppo approfittando della cecità di parte dell'elettorato. AN non ha più bisogno di dare esami di senso sociale e di senso della cosa pubblica, per cui concorrerà insieme alle altre forze di centrodestra ad un rinnovamento politico, sociale, economico e culturale che investa la città, svecchiandola da un'atavica tradizione alla quale i cittadini hanno fatto stancamente l'abitudine.

Che intende dire esattamente per forze politiche che detengono un potere imprenditoriale?

Ad Orvieto esiste un legane a doppio filo tra potere e impresa. Gli imprenditori hanno con l'Amministrazione locale un rapporto di sudditanza. Del resto non potrebbe essere altrimenti visti gli scarsi orizzonti che si schiudono loro nell'ambito di un'economia assolutamente depressa.

Qual è, anche in vista delle prossime elezioni, il rapporto di AN con le altre forze di centro destra?

Un rapporto fatto di lealtà e correttezza reciproca. AN rimane alla finestra auspicando che ogni contrasto, sorto in passato tra loro, possa essere superato in vista di una candidatura unica per tutto il centro destra che catalizzi, attraverso una strategia univoca, il consenso cittadino verso le uniche forze di rinnovamento possibili ad Orvieto.

E il suo giudizio sull'operato della maggioranza e il rapporto di AN con essa?

Anch'esso, dal punto di vista umano, leale e corretto. Il giudizio politico sul suo operato resta comunque assolutamente negativo. La sinistra di Orvieto, forte di una tradizione che si rinnova stancamente di giunta in giunta, non favorisce affatto la crescita della città. Tende invece a farla crescere città su cose che hanno già "fallito". Penso a risorse per Orvieto S.p.A., un formidabile volano per vincere le elezioni, che impedisce ai cittadini il diritto di concorrere alla gestione di una loro innegabile risorsa e che suggella, una volta di più, il rapporto politico imprenditoriale. Non è giusto creare una società che guadagni sulla ex Caserma Piave. Penso poi ad un piano regolatore assolutamente inadeguato - tanto è che ne sono state presentate circa quindici varianti - che ha letteralmente sfasciato la vocazione di sviluppo del territorio. E che dire delle autorizzazioni edilizie concesse in aree protette come quella del Parco Archeologico della Rupe e quello della Selciata? E che dire ancora di un piano del colore e dell'arredamento urbano a cui la maggioranza dovrebbe lavorare piuttosto che promuovere un fasullo turismo in crescita per le vie della città e di un'economia che non c'è e che si vuol risollevare attraverso la raccolta dei rifiuti industriali?

I recenti fatti di cronaca vedono protagonisti immigrati non in regola con i permessi di soggiorno o comunque, pur regolari, colpevoli di reati e giovani nel tunnel della droga. Che ne pensa?

Quanto agli extracomunitari, penso che i giornali e gli organi di stampa sbaglino a rendere nota la nazionalità di chiunque si macchi di un reato. Non c'è valenza etica per nessun atto illecito. Chi ha un conto aperto con la giustizia deve pagarlo, al di là della sua nazionalità. Per quanto riguarda il secondo malessere sociale, ritengo che sia anche dovuto alla mancanza di punti di riferimento che i ragazzi in città avvertono. Non che sia valida la classica frase "non si sa che fare allora ci si droga" ma è un fatto che la città sia intellettualmente e socialmente morta. Questo vorrà pur dire qualcosa?

Torniamo alle elezioni? Che ne pensa di Giancarlo Parretti?

Una persona vulcanica e fantasiosa. Anche simpatica. Politicamente? Non lo conosco.

Fella è lei il possibile candidato a sindaco del centro destra?

Questa ipotesi non è stata mai ventilata.

Forse Leoni, che nel nostro sondaggio in gara con il favorito Carpinelli ha raccolto numerosi consensi?

Leoni gode di un indiscussa stima in città e raccoglie indubbiamente un gran numero di consensi. È però ancora prematuro parlare di lui o di qualcun altro come candidato certo.

Il candidato del centro destra sarà comunque di AN?

Non necessariamente.

Allora lei, come qualcuno dice, si candiderà a Porano?

Si tratta di una voce, per altro del tutto infondata.

Pubblicato il: 14/10/2003

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