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Acqua. La procura vuole vederci chiaro e apre un fascicolo d'indagine

Il procuratore Francesco Novarese vuole capire come mai, dopo una prima emergenza, il problema dell'alluminio nell'acqua si sia ripresentato a distanza di neanche un mese di tempo

foto di copertina

ORVIETO - Acqua: potabile sì, potabile no. La procura vuole vederci chiaro e apre un fascicolo d'indagine per capire come mai, dopo una prima emergenza, il problema dell'alluminio nell'acqua si sia ripresentato a distanza di neanche un mese di tempo. Il procuratore capo Francesco Novarese si è mosso proprio a seguito della seconda emergenza, scattata lo scorso 26 febbraio e rientrata questa settimana, per far luce su eventuali responsabilità.

L'indagine è in fase iniziale, si tratta pertanto di un'indagine che, al momento, è esclusivamente di tipo conoscitivo, ovvero non ci sono indagati e non è detto che ci debbano essere in futuro. Quel che è certo però è che la procura intende chiarire se ci siano state "omissioni o colpe che hanno creato pericolo per la pubblica incolumità". Cruciale, per la procura, arrivare a stabilire le cause effettive del fenomeno, ma anche capire se i filtri - rimedio applicato dal gestore - siano stati messi male o se erano inadeguati e conoscere, infine, la causa della recidiva dell'emergenza.

A dare nell'occhio sarebbe stato tra l'altro anche lo sfogo del sindaco Toni Concina, lo scorso 26 febbraio, di fronte all'insorgere della nuova emergenza. In quell'occasione il primo cittadino era stato particolarmente duro con il gestore del servizio idrico.

 

Pubblicato il: 12/03/2010

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