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Bancarotta fraudolenta dietro il fallimento Itelco

Hanno già patteggiato il professor Eugenio Fumi, fondatore dell'azienda (due anni), la moglie Rosanna Giorgini e il nipote Alberto Giorgini, responsabile di Itelco Usa, l'azienda del gruppo con sede a Miami (entrambi un anno e otto mesi). Tutti hanno beneficiato dell'indulto. Ma altri amministratori e manager sono in attesa dell'udienza preliminare

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ORVIETO - Oltre un milione di euro sottratto ai creditori, c'è una bancarotta fraudolenta dietro il  fallimento Itelco (dicembre 2004). Una bancarotta per la quale hanno già patteggiato il professor Eugenio Fumi, fondatore dell'azienda (due anni), la moglie Rosanna Giorgini e il nipote Alberto Giorgini, responsabile di Itelco Usa, l'azienda del gruppo con sede a Miami (entrambi un anno e otto mesi). Tutti hanno beneficiato dell'indulto. Adesso, però, stando alle ultime novità che trapelano dalla procura, potrebbe esserci il processo per altri amministratori della società: l'allora direttore amministrativo Enrico Mecarelli, i sindaci Fernando Fabrizi e Luigi Rossetti. Coinvolto nella bancarotta Itelco anche Ettore Polini, in qualità di presidente del consiglio di amministrazione della Dolp, una società attraverso la quale Itelco avrebbe distratto fondi. Il tutto tramite una sorta di scatole cinesi, con partite di giro annesse, che avrebbe visto coinvolte Dolp, Itelco e Itelco USA.

Amministratori e manager sono adesso in attesa dell'udienza preliminare che verrà celebrata il prossimo 15 giugno. L'accusa ipotizza reati che vanno dalle distrazioni in bilancio al ricorso abusivo al credito e, per i sindaci, il concorso con omissione dolosa. Le indagini particolarmente lunghe e laboriose hanno comportato l'acquisizione di una grande mole di documenti, perizie e relazioni, con il contributo determinante del curatore fallimentare, ovviamente, ma anche della guardia di finanza e di esperti del settore. Complessivamente la procura avrebbe appurato la distrazione di un milione e 119mila euro.

Pubblicato il: 12/03/2010

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