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Acqua. La SII respinge le accuse di inefficienza e ricorda che l''emergenza idrica non è cessata'

Nonostante il ripristino della potabilità grazie ai filtri installati, la società ribadisce la necessità di monitorare costantemente il territorio, data la variabilità dei dati sulle sostanze presenti nell'acqua. Necessari 6 milioni per risolvere i problemi legati all'arsenico e all'alluminio

Riveviamo e pubblichiamo la nota diffusa dal Servizio idrico in seguito alle polemiche di questi giorni

"In merito alla situazione idrica di Orvieto la Sii scpa ribadisce che la concentrazione di alluminio si è attestata su livelli ampiamente rientranti nei limiti di legge previsti, grazie al lavoro costante dei tecnici della società e all'istallazione dei nuovi sistemi di filtraggio. Alla luce di quanto sopra le polemiche di questi giorni appaiono ingiuste e ingiustificate. Già al verificarsi dell'emergenza, la Sii aveva infatti reso noto che per la soluzione dei problemi sarebbero occorsi due mesi, tale termine è stato puntualmente rispettato. Le critiche rivolte alla società e al suo operato da importanti esponenti istituzionali locali sembrano quindi dettate più che altro da velato populismo e interessi non legati all'esigenza di garantire un servizio efficiente ai cittadini. Le prese di posizione registrate in questi giorni anche da parte di forze politiche e comitati locali, denotano scarsa informazione sulla reale portata del problema e una mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori della Sii che invece hanno lodevolmente profuso massimo impegno per affrontare e risolvere con professionalità e preparazione l'emergenza alluminio.

In merito alla qualità dell'acqua occorre considerare le caratteristiche insite del territorio orvietano che determinano una variabilità continua dei dati riferiti alla presenza di sostanze nelle falde acquifere, indipendentemente dalle competenze della Sii. Per tale motivo, nonostante il ripristino della potabilità dell'acqua grazie esclusivamente ai filtri installati dalla Sii, l'emergenza non si può considerare cessata. Occorre quindi tenere costantemente sotto controllo la situazione perché, date le condizioni oggettive di cui sopra, non è impossibile che si ripresentino in futuro altre problematiche di questo genere. In questo contesto sarebbe opportuno che il comitato interistituzionale costituito in prefettura e finalizzato allo studio complessivo del territorio per determinare le cause di questi fenomeni, cominci a produrre risultati concreti. Nel frattempo la Sii, come sempre ha fatto, continuerà a monitorare la situazione quotidianamente, nell'ambito delle sue competenze che non possono però sostituirsi o sovrapporsi a quelle di altri.

A fronte delle entrate derivanti dalle bollettazioni nell'Orvietano quantificabili in circa 20 milioni di euro, su questo territorio la Sii nel corso degli anni ha investito circa 25 milioni di euro per l'ammodernamento delle reti e la gestione ordinaria. Altri 6 milioni di euro sono necessari adesso per gli interventi volti ad eliminare i problemi derivanti dalla presenza di arsenico e alluminio nelle falde, mentre la gestione dell'emergenza è costata fino ad ora circa 700.000 euro.    

Infine sulle polemiche relative al costo delle fatturazioni per i cittadini e gli altri utilizzatori nell'ambito orvietano, si ribadisce che sono stati fatti investimenti più consistenti rispetto agli ambiti ternano e amerino-narnese per migliorare notevolmente la qualità dell'acqua rispetto al passato".

Pubblicato il: 10/03/2010

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