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10 domande al presidente del Consiglio comunale

"In occasione del Consiglio comunale del 15 febbraio 2010 - scrive Altra città-abbiamo assistito a fatti di dubbia legittimità che contribuiscono ad alimentare la sfiducia dei Cittadini verso le Istituzioni che ci motivano a rivolgere 10 domande al Presidente del Consiglio comunale"

di Altra città

La nostra Associazione e l'omonimo gruppo consiliare si sono battuti negli anni passati per affermare questioni di metodo prima ancora che di contenuto, ricevendo spesso pieno riconoscimento da parte dei diversi schieramenti politici.

Abbiamo così dato particolare significato alle varie forme di partecipazione alla vita del Comune, alle facilitazioni per l'accesso agli atti sia da parte dei Consiglieri che dei Cittadini/Comitati, alla ricerca della massima trasparenza anche su argomenti delicati, alle iniziative in difesa di Cittadini di fronte alle Istituzioni.

In tale contesto non possiamo condividere il suo modo "padronale" di gestione dell'Assemblea, così come è avvenuto in occasione dei lavori consiliari del 15 febbraio scorso, allorché ha impedito la illustrazione di emendamenti ed ha assunto ulteriori comportamenti discutibili nei confronti dei Consiglieri Comunali.

L'Assemblea rappresenta tutti noi Cittadini: nel momento in cui si ledono i diritti dei Consiglieri, si soffocano anche i diritti dei Cittadini.

Per tale motivo la invitiamo a rispondere pubblicamente alla 10 domande allegate alla presente, che abbiamo predisposto prendendo spunto dai fatti del 15 febbraio sopra richiamati e che troverà pubblicate sul sito di ALTRA CITTA' (www.altracitta.info) unitamente ad ulteriori documenti, osservazioni tecniche e commenti.

Invitiamo infine i Consiglieri che leggono per conoscenza, a riflettere sui compiti del Presidente del Consiglio Comunale, così come sanciti dalla Statuto e dal Regolamento, ed a valutare iniziative a difesa dei principi e delle norme ivi contenute, ringraziandoli sin d'ora per la loro attenzione.

Distinti saluti

Orvieto, 3 marzo 2010

ALTRA CITTA'

Associazione politico culturale

 

In occasione del Consiglio Comunale del 15 febbraio 2010 abbiamo assistito a fatti di dubbia legittimità che contribuiscono ad alimentare la sfiducia dei Cittadini verso le Istituzioni e che ci motivano a rivolgere 10 domande al Presidente del Consiglio Comunale, quale rappresentante di tutti i Consiglieri, che lo dovrebbe collocare al di sopra delle parti (art. 26 dello Statuto comunale).

 

1)      È vero che i Consiglieri Comunali hanno facoltà di presentare emendamenti sulle proposte di deliberazione iscritte all'ordine del giorno del Consiglio Comunale (vedi art. 29, comma 4 del Regolamento del C.C.)?

2)      È a conoscenza del fatto che, alla vigilia del Consiglio Comunale del 15 febbraio 2010, il Consigliere Carlo Sborra sarebbe stato invitato a ritirare gli emendamenti dallo stesso presentati sulla pratica inerente la variante generale al PRG.o, in quanto ritenuti inammissibili?

3)      È vero che i Consiglieri Comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune tutte le informazioni in loro possesso (vedi art. 28, comma 1 del Regolamento del C.C.)?

4)      È vero che avrebbe negato copia degli emendamenti suddetti alla Consigliera Donatella Belcapo, nonostante le richieste verbali e scritte presentate dalla stessa, giustificandosi con la loro inammissibilità?

5)      È vero che non avrebbe spiegato alla Consigliera suddetta i motivi della inammissibilità dalla stessa richiesti prima dello svolgimento della seduta consiliare, mentre avrebbe consegnato alla Consigliera interessata, solo successivamente alla seduta consiliare del 15 febbraio, un documento - non datato, né firmato - in cui si spiegano i  motivi di inammissibilità e vi si allegano gli emendamenti sopra citati?

6)      È vero che la Consigliera Donatella Belcapo le avrebbe richiesto un parere legale inerente la variante urbanistica sopra richiamata e che avrebbe spiegato alla stessa richiedente che il parere sarebbe stato rilasciato entro 30 giorni, quindi dopo lo svolgimento del Consiglio Comunale, sebbene i Consiglieri Comunali abbiano diritto di acquisire i necessari pareri dai responsabili anche durante i lavori consiliari?

7)      È vero che la Consigliera Donatella Belcapo ha presentato una pregiudiziale alla discussione sulla pratica urbanistica sopra detta, chiedendone il rinvio in attesa di ricevere la documentazione richiesta (parere legale ed emendamenti)?

8)      È vero che prima di discutere la pratica urbanistica più volte citata, ha invitato pubblicamente la Consigliera Donatella Belcapo ad allontanarsi dall'aula, sebbene quest'ultima avesse precisato che non avrebbe partecipato alla discussione ed alla votazione, ma che sarebbe stato un suo diritto avere la documentazione oggetto della pregiudiziale di cui sopra?

9)      Le risulta che sia un dovere del Presidente indagare sulle cause di astensione obbligatoria di un consigliere comunale e non già di limitarsi a richiamare le normative che disciplinano tale caso (vedi art. 41 del Regolamento del Consiglio Comunale ed art. 78 del Testo Unico) e se le risulta che nella storia del Consiglio Comunale di Orvieto siano stati fatti pubblicamente allontanare consiglieri comunali in situazioni analoghe?

10)  Lei stesso, Signor Presidente, si è mai trovato in casi di incompatibilità su pratiche urbanistiche e, in tal caso, pensa di aver rigorosamente rispettato le normative sull'astensione obbligatoria sopra richiamate (alleghiamo i resoconti dei dibattiti sulle varianti al PRG.s di dicembre 2004 e di luglio 2007 per agevolarle la ricerca)?

Pubblicato il: 08/03/2010

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