Forum turismo. Per il PD gli eventi servono ed è necessario potenziarli e distribuirli nell'arco di tutto l'anno
Al Pd non piacciono le conclusioni cui è giunto l'esperto di marketing Vittorio Ravà
ORVIETO - Gli eventi servono ed è necessario potenziarli e distribuirli nell'arco di tutto l'anno. Al Pd non piacciono le conclusioni cui è giunto l'esperto di marketing Vittorio Ravà, ("L'eventismo - ha detto - è un sensazionalismo che non serve più a nulla") che vorrebbe fare di Orvieto "il nuovo salotto culturale dei romani", la città del week end. I Democratici sembrano guardare con diffidenza anche al target cui punta il consulente Ravà nell'analisi presentata al recente forum sul turismo, in particolare a quello delle Spa e degli outlet. Ma non solo.
"Nei vari interventi - affermano i componenti del gruppo consiliare - non si è capito bene quale partita intenda giocare Orvieto nell'ambito dei bandi Tac 2 (turismo ambiente cultura) di prossima uscita ad opera della Regione che individuano, non a caso, i privati come artefici e il pubblico come partner di un progetto condiviso". "Riteniamo quindi - dicono ancora i Democratici - che sia necessario un impegno straordinario da parte della amministrazione comunale nel definire una strategia che determini le linee generali, mettendo in condizione gli operatori di diventare protagonisti garantendo un'adeguata partecipazione alle scelte regionali e nazionali in materia, per restituire alla città di Orvieto il ruolo da protagonista che le spetta".
Questa la nota diffusa dal PD di Orvieto
GLI EVENTI NON SERVONO ?
Noi al contrario diciamo che servono e che è necessario potenziarli e distribuirli nei vari periodi dell'anno.
Il Forum sul turismo, organizzato lunedì scorso dall'Amministrazione Comunale di Orvieto, ci ha lasciati perplessi e fortemente preoccupati; numerosi argomenti trattati meritano a nostro giudizio una più approfondita riflessione:
- l'Assessore Sciarra, nella sua relazione introduttiva, ha sottolineato che per la preparazione del forum ha avuto bisogno di molti mesi, poi ha sostenuto che quella per lui era solo un'occasione d'ascolto. Infine ha dichiarato il suo imbarazzo "perché a causa della mancanza di fondi è impossibilitato a programmare e figuriamoci a promuovere";
- rappresentanti di alcune associazioni di categoria, invitati dagli organizzatori, hanno dimostrato uno sforzo apprezzabile nel presentare progetti di sviluppo, ma nelle conclusioni non sono stati presi nella giusta considerazione;
- il manager Vittorio Ravà, nominato dal Sindaco consulente per il rilancio del settore turistico, ha sentenziato che gli eventi non servono e Orvieto dovrà diventare "il nuovo salotto culturale dei romani", poi ha sostenuto che il turismo della Città dovrà essere quello del weekend, con Outlet e centri benessere.
- nei vari interventi non si è capito bene quale partita intende giocare Orvieto nell'ambito dei bandi TAC 2 (Turismo Ambiente e Cultura) di prossima uscita ad opera della Regione dell'Umbria che individuano, non a caso, i privati come artefici e il pubblico come partner di un progetto condiviso.
A noi queste affermazioni e comportamenti preoccupano molto, innanzitutto perché non sono contestualizzate in alcun progetto di sviluppo e poi perché sono in aperta contraddizione proprio con i dati riferiti nell'ambito dello stesso forum dai numerosi interventi degli operatori.
Il gruppo consiliare del PD ritiene che anche nel settore del turismo e delle ricettività in genere ci sia sempre più bisogno di fare sistema, assoluta necessità di applicare concetti di marketing adeguati a Orvieto e all'Umbria e di definire quanto prima un "prodotto Orvieto" che evidenzi le peculiarità della Città e del suo territorio, attraverso la propria identità e la straordinaria capacità di attrazione.
Infine, se è vero che il comparto del Turismo incide fino al 20% del PIL del nostro Paese, crediamo che per il nostro territorio possa corrispondere anche ad un valore superiore per l'influenza che esercita su comparti importanti come l'agricoltura e l'artigianato (filiera corta) .
Riteniamo quindi che sia necessario un impegno straordinario da parte della Amministrazione Comunale nel definire una strategia che determini le linee generali, mettendo in condizione gli operatori di diventare protagonisti garantendo un adeguata partecipazione alle scelte regionali e nazionali in materia, per restituire alla città di Orvieto il ruolo da protagonista che le spetta.
Pubblicato il: 05/03/2010