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'Droga. Raffica di interrogatori'. Rettifica

Pubblichiamo la richiesta di rettifica inoltrato dallo studio Angelo Ranchino

In merito all'articolo "Droga. Raffica di interrogatori" pubblichiamo la richiesta di smentita richiesta dallo studio Angelo Ranchino in merito alla posizione della ragazza citata nella seguente parte dell'articolo: "Nel frattempo, nel finesettimana, è stata sorpresa in flagranza con due etti di "fumo" una studentessa orvietana di diciannove anni. La ragazza è stata bloccata dai carabinieri in compagnia di un giovane di ventisei anni di Frosinone mentre si recavano a Viterbo, dove lui vive. Ad arrestarli i carabinieri di Civita Castellana. Pare i due si fossero recati a Roma, da qui sembra che provenisse anche al sostanza stupefacente. Per lui si sono aperte le porte di Mammagialla, la giovane orvietana è stata invece associata al carcere di Civitavecchia".

Pubblichiamo  la rettifica omettendo i nomi citati nella stessa, considerandoli non necessari al chiarimento richiesto.

"Nel testo dell'articolo, con accostamento suggestivo, l'ignoto estensore tratta dell'argomento relativo all'operazione "Ghostbuster" effettuata dalle autorità di polizia giudiziaria di orvieto, che è sfociata in quattro arresti e nella quale, come si legge nel testo dell'articolo, si sta indagando su un giro di "coca e haschish", per poi, senza operare alcun distinguo, passare a trattare della vicenda, del tutto autonoma e scollegata, relativa alla mia assistita.
Tale accostamento è idoneo ad ingenerare nel lettore una falsa rappresentazione del vero e cioè che nel corso dell'operazione "Ghostbuster", per l'appunto descritta come avente ad oggetto sostanze di "coca ed hascish", sia rimasta coinvolta anche la mia assistita, che invece è del tutto estranea.
Peraltro nel testo della notizia viene riportato un dato in veritiero e cioè che ad ella è contestato il possesso di "due etti di fumo".

Prima che venisse operata una rettifica di iniziative della redazione a seguito di una telefonata occorsa tra la sorella della mia assistita ed il direttore, l'articolo recava altresì le iniziali della mia assistita, che nell'insieme  degli altri dati forniti nell'articolo erano del tutto idonee ad identificarla con certezza, tanto che nel corso della mattinata la madre della medesima è stata tempestata da telefonate provenienti da persone conoscenti, dalle quali ha appunto appreso l'esistenza della notizia.
Peraltro la mia assistita non si trova ristretta in alcun carcere".

Pubblicato il: 02/03/2010

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