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I Comunisti italiai sull'emergenza acqua

Riceviamo e pubblichiamo

di segreteria PdCi

L'attuale situazione che si è venuta a creare negli ultimi mesi, mette in discussione l'acqua come bene comune e primario, cosa per noi irrinunciabile anche sotto l'aspetto della salute. I Comunisti Italiani attraverso i suoi capigruppo al consiglio comunale e contemporaneamente in consiglio regionale oltre che una azione dai vertici nazionali del partito  hanno presentato due mozioni per porre due problemi: 

· La ripublicizazione dell'acqua  

· L'accertamento a questo punto anche tramite autorità giudiziarie competenti se necessario, per accertare eventuali cause del perchè avviene tutto questo ed eventuali responsabilità perchè non sono accettabile che una popolazione di 15mila abitanti corra dei rischi per la salute oltre che le difficoltà che una tale situazione può scatenare.     

· Tutelare l'altopiano dell'Alfina dall'inquinamento delle acque. 

I Comunisti Italiani hanno aderito e partecipato all'assemblea cittadina promossa dall'associazione Amici della Terra. I suoi rappresentanti sono intervenuti chiedendo risposte certe da parte dell'amministrazione comunale sulle cause di tale disastro ambientale che oltre a preoccupare per il disagio dei cittadini volge a conoscere le cause che provocano l'inquinamento d'alluminio. Hanno chiesto di sapere sui  tempi certi per il ripristino di un servizio così importante per i cittadini che in questi momenti stanno pagando un disservizio. 

In Onore anche alla sentenza del TAR dell'Umbria del 29/12/2009 che SU Benano cita testualmente "L'attività estrattiva può inquinare l'Acqua". 

I Comunisti Italiani di Orvieto giudicano insoddisfacenti e sfuggenti le risposte da parte del Sindaco Concina. 

Per tanto chiedono di mettere in atto tutte le iniziative perchè l'acqua ritorni pubblica, avere risposte certe sulle cause che provocano l'inquinamento dell'acqua, chiedono in oltre la tutela dell'Altopiano dell'Alfina a tutte le istituzioni Umbre, comuni interessati, provincia e regione e contemporaneamente aprire un tavolo di confronto con la confinante regione Lazio. Per noi Comunisti l'Acqua è l'elemento essenziale un bene ed un diritto universale e non una merce sì mercato che può essere mercanteggiata. 

Metteremo in atto tutte quelle azioni e forme democratiche affinché tale bene si tutelato e garantito a tutti.

 

Pubblicato il: 03/03/2010

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