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Acqua azzurra ...acqua chiara. Trovare le soluzioni per garantire le condizioni di potabilità

Si è svolta sabato 27 febbraio l'iniziativa pubblica promossa dall'associazione Amici della Terra di Orvieto per approfondire le cause che hanno determinato l'inquinamento dell'acqua da alluminio e ferro

Si è svolta sabato 27 febbraio l'iniziativa pubblica promossa dall'associazione Amici della Terra di Orvieto per approfondire le cause che hanno determinato l'inquinamento dell'acqua da alluminio e ferro.

Sul piano scientifico è emerso che le cause del fenomeno non sono ancora chiare, possono essere dovute dall'azione dell'uomo o da cause naturali come micro sismi e che dunque è fondamentale avviare un monitoraggio dell'area interessata in modo da programmare gli interventi che potranno ristabilire le condizioni di potabilità dell'acqua.

Situazioni simili si sono verificati in altre regioni d'Italia ma dopo adeguati studi e monitoraggi si sono trovate le soluzioni appropriate.

L'Istituto Nazionale di Vulcanologia e Sismologia nella persona della professoressa Quattrocchi ha dato la propria disponibilità per collaborare con le istituzioni nella fase dello studio dell'area interessata.

Per gli Amici della Terra la fase dell'emergenza va intesa conclusa, bisogna passare dall'emergenza a una fase in cui le istituzioni come l'Ati4(consorzio dei comuni della provincia di Terni che gestisce l'acqua e i rifiuti) e i comuni si facciano carico delle proprie responsabilità individuando le cause per una rapida risoluzione del problema accogliendo la proposta dell'Istituto Nazionale di Vulcanologia e Sismologia di avviare immediatamente il monitoraggio dell'area.

"In questo mese e mezzo di emergenza- sostengono gli Amici della Terra- prima sanitaria, poi ambientale ed economica non c'è stata trasparenza da parte  delle amministrazioni che avevano il dovere di dare tutte le informazioni necessarie alle condizioni d'uso e ai limiti che l'emergenza imponeva".

A conclusione dell'assemblea cittadina è intervenuto l'assessore Barberani che ha affermato che "bisogna agire immediatamente perché la gestione del servizio idrico torni nelle mani pubbliche".  Questo può essere realizzato solo se i comuni formalizzeranno nei loro regolamenti che l'affidamento del servizio idrico avvenga senza rilevanza economica.

Per maggiori informazioni riguardanti l'iniziativa di sabato 27 febbraio visitate il blog dell'associazione adtorvieto.wordpress.com.

Pubblicato il: 02/03/2010

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