Droga. Interrogatorio fiume ieri mattina per i quattro orvietani arrestati

ORVIETO - Interrogatorio fiume ieri mattina per i quattro orvietani arrestati nell'ambito dell'operazione "Ghostbusters" dei carabinieri di Orvieto. Assistiti dai loro avvocati, i presunti spacciatori hanno spiegato a lungo la loro posizione davanti al giudice per le indagini preliminari che ha firmato per il loro arresto. Gli interrogatori di garanzia in carcere sono andati avanti per alcune ore. Le dichiarazioni che hanno rilasciato saranno importanti anche per la loro permanenza meno in carcere sulla quale il giudice dovrà pronunciarsi nelle prossime ore. Gli orvietani finiti in manette con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina prevalentemente) sono, come noto un ristoratore di 43 anni, le cui iniziali rispondono a M.R. le iniziali, un artigiano di 41 anni - M.O. le iniziali - un disoccupato - S.B. di 38 anni - e un bancario - C.M. di 51 anni. Destinatario di una quinta ordinanza di custodia, sempre nell'ambito dell'inchiesta un cittadino albanese, clandestino di 29 anni, che era riuscito a fuggire inizialmente all'arresto. L'indagine ha smosso profondamente le acque sulla Rupe. Oltre alle persone finite in manette - tutti incensurati - figurano 15 persone iscritti al registro degli indagati e una trentina di assuntori, delle più diverse estrazioni sociali. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Orvieto nel frattempo si apprestano a sentire ancora qualche personaggio coinvolto per definire alcuni aspetti marginali della vicenda, ma l'inchiesta può dirsi sostanzialmente chiusa. A carico delle persone coinvolte ci sarebbero intercettazioni pedinamenti appostamenti e fotografie, il tutto da ottobre dello scorso anno fino ad un mesetto fa.