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Record di Cicogne

Al "Santa Maria della Stella" di Orvieto sono 504 i bimbi nati nel 2009 contro i 437 del 2008 (+15%) e il 39% delle gestanti proviene da fuori regione

ORVIETO - Record di Cicogne al "Santa Maria della Stella" di Orvieto: 504 i bimbi nati nel 2009 contro i 437 del 2008 (+15%) e il 39% delle gestanti proviene da fuori regione. Sono i numeri che descrivono il ritmo di crescita della struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia, diretta dal dottor Riccardo Morelli, primario ad Orvieto dal maggio 2007. Del più che positivo andamento dà comunicazione la Asl che attribuisce il merito "alle differenti opzioni che sono state attuate per l'espletamento del parto spontaneo". La gestante può scegliere infatti di travagliare e partorire in acqua, può decidere di effettuare il parto in posizione alternative o eseguire la Labour Tens, una tecnica non invasiva che consiste nell'applicazione di corrente elettrica a basso voltaggio attraverso elettrodi cutanei per trattare il dolore del travaglio. "Lo studio per la riduzione del dolore durante il travaglio - affermano dalla Asl - ha portato all'utilizzo anche di tecniche analgesiche alternative". La percentuale di tagli cesarei, poi, dal 2000 è cresciuta progressivamente ed è rimasta costante, negli ultimi anni, al 37% in virtù del grande numero di pregressi tagli cesarei, il 48%, che vengono eseguiti. "Nell'anno in corso - fa sapere la Asl - la percentuale si sta assestando intorno al 30%". Da circa due anni è stato istituito, inoltre, il day hospital ostetrico, che prevede, in una sola mattinata di ricovero della gestante, la valutazione clinica della paziente e la spiegazione delle possibili modalità di parto. "Il day hospital - è spiegato in una nota - ha lo scopo, da una parte, di far conoscere alle gestanti il reparto e gli operatori, medici, infermieri e ostetriche che le assisteranno al momento del parto, dall'altra di selezionare le gravidanze con potenziali rischi, attuando un monitoraggio più assiduo nelle ultime fasi della gravidanza e decidendo un giusto timing del parto (sia tramite induzione che taglio cesareo, qualora risulti necessario). Grazie a questo nuovo servizio si registra un netta riduzione dei tagli cesarei effettuati d'urgenza, dal 55% al 40%. Ma non solo. Oltre ai servizi per il monitoraggio delle gravidanze fisiologiche e il servizio di diagnosi prenatale già attivi da tempo (amniocentesi e ecografia morfologica), è in fase di ampliamento l'ambulatorio della patologia ostetrica per la valutazione e la gestione delle gravidanze complicate da alterazioni metaboliche, endocrinopatie e ipertensione gestazionale. Infine, è di prossima apertura anche un ambulatorio di fisiopatologia della riproduzione umana, per la diagnosi e la cura dell' infertilità, fino all'esecuzione di inseminazioni, con un link diretto ad centro di terzo livello per l'esecuzione delle tecniche di fecondazione in vitro.

Pubblicato il: 26/02/2010

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