Chiuso il campetto di calcio della Gorgone. Perché?

ORVIETO - Chiuso, senza alcun preavviso, il campetto di calcio della Gorgone, perché? A protestare è un gruppo di utenti del frequentato "impianto sportivo" del quartiere di Ciconia che è disposto anche ad una raccolta di fondi se il problema che ha portato alla chiusura della struttura fosse di matura economica. Le condizioni del campo, effettivamente non erano delle migliori, ma la sua chiusura avrebbe meritato almeno qualche spiegazione, ed è così che un gruppo di ragazzi, adesso, ha preso carta e penna e scritto al Comune in cerca di qualche chiarimento. Finora nessuna risposta. "Se giustamente - dicono - era un atto dovuto quello di risistemarlo in modo da metterlo in sicurezza in quanto le porte erano rotte e le reti di recinzione erano quasi del tutto divelte, avremmo preferito sapere quali erano le intenzioni dell'amministrazione in merito anche alle eventuali soluzioni da intraprendere". Il campetto è da anni una struttura molto frequentata da sportivi di ogni generazione, la gente viene a giocarci a calcetto non solo dal quartiere di Ciconia ma anche dalla Rupe e dagli altri quartieri sotto al Rupe: è possibile giocare a qualsiasi ora, gratuitamente e con un'illuminazione anch'essa gratuita, a tempo. "Crediamo sia giusto così - puntualizzano i ragazzi - in quanto il campo di bocce (attiguo, ndr) è altrettanto gratis per chi lo usa". Quello che chiedono adesso gli utenti della struttura è che l'amministrazione faccia sapere in tempi brevi cosa intenda fare del campetto. L'auspicio è ovviamente quello di una "pronta riattivazione dell'impianto". "Alcuni di noi - afferma un gruppo di utenti - hanno già scritto al sindaco in merito a questa cosa, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta, nella lettera abbiamo anche manifestato la volontà di dare vita ad una sottoscrizione di tipo economico se il problema fosse appunto a livello di soldi, premesso, tuttavia, che il Comune ha già le porte nuove regalate dalla Provincia". Insomma i dubbi sono molti, ma una cosa è chiara: il campetto deve riaprire nel più breve tempo possibile e "nessuna altra destinazione - specificano gli sportivi in evidente stato di allarme - dovrà essere data a tale terreno".