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La sanità orvietana è in stato confusionale

Lo ha sostenuto Cimicchi in una dura requisitoria sullo stato dell'arte della nostra organizzazione sanitaria, in occasione della discussione di una mozione di Barbabella, votata da tutto il Consiglio

Cronaca

La discussione è stata offerta al Consiglio comunale di Orvieto da una mozione sulla condizione della sanità orvietana e sull'atteggiamento neocentralista della Regione in occasione della nomina dei dirigenti della Asl e dei direttori presentata da Franco Raimondo Barbabella. È stata l'occasione per far votare al Consiglio un documento unitario, con l'augurio che si proceda subito alla costituzione del distretto sanitario ed alla relativa razionalizzazione dell'organizzazione sanitaria del territorio.

La condizione in cui versa la sanità ad Orvieto è stata stigmatizzata con realistica durezza dal sindaco Cimicchi, che ha definito come devastante l'ultimo anno di presenza dell'ex direttore Lombardelli, che, nell'insicurezza di una sua riconferma, ha consentito la creazione di "uno stato di confusione e di anarchia", dove, a titolo esemplificativo, si ritiene di poter risparmiare"spedendo la posta a Terni per l'archiviazione attraverso l'ambulanza che trasporta le analisi, e questo nell'era di internet".

Alla durezza di Cimicchi ha fatto seguito, in chiusura del dibattito, Barbabella, che ha chiarito che il nodo è la costituzione del distretto, l'unico strumento contro una totale mancanza di logicità del sistema, in cui si creano anche "illogici doppioni" di servizi, che sono utili esclusivamente alla perpetuazione di primari.

Pubblicato il: 09/10/2003

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