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Parte il nuovo Progetto Orvieto

"Sono molto soddisfatto - ha detto Leoni in consiglio comunale - del titolo che il sindaco ha voluto dare a questa iniziativa. Riecheggia forse il momento migliore dei passati decenni di governo della sinistra, quello dell'allora sindaco Barbabella"

ORVIETO - Patto storico ad Orvieto: centrodestra e centrosinistra insieme per ridisegnare un nuovo "Progetto Orvieto", il "Progetto Orvieto nel futuro". Il senso più autentico di quanto è avvenuto lunedì sera in consiglio comunale l'ha reso il consigliere del Pdl, Pierluigi Leoni, tra i sostenitori più entusiasti dell'operazione. "Sono molto soddisfatto - ha detto Leoni - del titolo che il sindaco ha voluto dare a questa iniziativa. Riecheggia forse il momento migliore dei passati decenni di governo della sinistra, quello dell'allora sindaco Barbabella".

A distanza di vent'anni si parte, dunque, con un nuovo Progetto Orvieto, di cui il preventivo 2010 non è che la prima, fondamentale mossa. Al patto hanno aderito tutti Pd, Pdl, Udc, Socialisti, Orvieto Libera, ad eccezione del PdCi. "Credo in un altro tipo di percorso che è quello istituzionale. Io farò opposizione seria e costruttiva - ha detto il capogruppo Carlo Tonelli - Mi fa piacere che ci si sia ispirati al Progetto Orvieto che per me è un modello cui fare riferimento". "L'accordo - ha sintetizzato il sindaco - rappresenta un impegno storico oltre che una impresa politica per il salvataggio del Comune. E' l'assunzione di responsabilità di alto valore politico ma soprattutto cittadino, di attenzione e di amore per Orvieto".

"La drammatica situazione di bilancio - ha affermato Concina nell'illustrare l'atto - non consentiva e non consente giochi di prestigio. Le strade che si sono aperte dinanzi a noi erano chiare e poche. La prima era quella di vivere alla giornata mendicando o sperando nella benevolenza di qualche gruppo o consigliere e, comunque, era un programma di bassissimo profilo. La seconda possibile soluzione era la campagna acquisiti che nessuno aveva voglia di portare avanti. La terza via era l'assunzione di responsabilità di alto valore politico ma soprattutto cittadino, di attenzione e di amore per Orvieto. Da domani potremo lavorare per incidere positivamente per la realtà orvietana, ovvero sui progetti che abbiamo in testa e che hanno bisogno di essere attuati. Da domani potremo isolare i mestatori di professione, i portatori di interessi personali e specifici, e chi porta rancori. Da domani potremo pensare in maniera onesta e propositiva. Il coinvolgimento della sinistra in questo progetto non è strumentale ma strutturale".

Adesso, si passa ai contenuti: si va verso un radicale intervento per modificare in modo sostanziale lo stato dei conti del Comune "attraverso il cambiamento delle modalità di funzionamento della macchina comunale e dei servizi erogati dall'amministrazione". Così recita il patto che punta al risanamento dei conti del Comune da raggiungere in tre anni, attraverso un piano pluriennale che permetta di riportare in equilibrio stabile le entrate e le uscite nonché ridurre il debito. Le modalità sono note: verranno istituiti due gruppi di lavoro misti, uno tecnico e uno politico. Stabilite anche le funzioni e i rapporti che regoleranno la comunicazione tra gruppi, dirigenti, giunta e consiglio comunale. I tempi: la prima scadenza è quella del 3 marzo, data ultima fissata per la presentazione del documento previsionale e preliminare del bilancio 2010. Entro marzo il piano generale degli interventi (piano triennale ) per il risanamento dei conti, entro il 3 aprile deposito del previsionale da approvare in consiglio entro il 28 aprile.

Pubblicato il: 17/02/2010

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