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Derivati, il Comune passa alle vie legali

L'amministrazione comunale ha attivato le procedure di autotutela per impugnare i contratti di finanza derivata

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ORVIETO - Derivati, il Comune passa alle vie legali. Il dado è tratto: l'amministrazione comunale, con apposita delibera di giunta dello scorso 4 febbraio ha attivato le procedure di autotutela per impugnare i contratti di finanza derivata che gli stanno facendo accumulare debiti su debiti. Il Comune che è impegnato in questa fase nella ricerca di un legale cui affidare la gestione della vertenza agirà contro Bnl e Rbs. L'azione è stata assunta dopo che il Comune è entrato in possesso dei risultati dello studio conoscitivo affidato alla Brady Italia srl. Per la società, è detto nella delibera, sussisterebbero "alcuni aspetti, quali i costi impliciti applicati ed il livello di rischiositàdelle operazioni meritevoli di essere valutati da uno studio legale esperto in materia al fine distabilire se esistono i presupposti per avviare un contenzioso con le banche". Secondo i recenti calcoli dell'esponente dell'Udc Massimo Gnagnarini gli swap sono costati al Comune 700mila euro per il solo 2009 e costeranno quasi 3 milioni di euro per i prossimi 5 anni. Un peso di cui il Comune deve assolutamente liberarsi, soprattutto in questa fase di gravissima difficoltà per le casse. Solo nel preventivo 2010, il Comune conterebbe di recuperare un milione di euro, se riuscisse a derimere la questione. Simili azioni sono già state intraprese dal altre amministrazioni con esito positivo. Un caso noto è quello del Comune di Milano. L'impugnazione dei contratti di finanza derivata è stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di giugno di Orvieto libera e del sindaco Toni Concina. L'associazione di Ranchino è tornata a rilanciarla pubblicamente di recente.

Pubblicato il: 16/02/2010

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