Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Approvata la variante al piano regolatore. Scaramucce a destra e a sinistra

"È facile assumere posizioni facili", ha garbatamente ricordato Còncina al dissidente avvocato Angelo Ranchino

foto di copertina
ORVIETO - "È facile assumere posizioni facili". Taglienti e ferme le parole del sindaco, ma non sono bastate a richiamare i "suoi" al voto compatto sul prg che è passato ieri a tarda sera col voto favorevole del Pd (assenti Germani e Belcapo per incompatibilità) e col centrodestra che ha dato segni di grossa insofferenza: astenuto Ranchino (Orvieto libera) e Sborra (Pdl) ha votato contro (assente Pizzo per incompatibilità). Astenuto anche Tonelli (PdCi). Evidente il disappunto del primo cittadino che, in un intervento non previsto, prima della votazione, quando dal dibattito era ormai chiara la volontà dei consiglieri e in particolare quella dell'avvocato Ranchino, ha parlato di segnali di "democrazia, ancorché stravagante". Parole pesanti soprattutto perché indirizzate proprio al presidente di quell'associazione, Orvieto libera, di cui il sindaco è espressione primaria. "Il prg non è né di destra né di sinistra, vogliamo solo far muovere l'economia della città. Per questo - ha scandito Concina - mi auguro che alcune posizioni facili vengano riconsiderate in sede di voto". Un appello caduto nel vuoto. La posizione di Ranchino era stata ampiamente annunciata: "non è stata completata l'analisi sull'urbanistica futura che questa amministrazione vorrà portare avanti pertanto non siamo in grado di valutare se questo progetto sia coerente o meno con quella visione". Queste le parole di Ranchino. Scomoda la posizione di Stefano Olimpieri (Pdl), da sempre contrario alle politiche urbanistiche del passato. Il consigliere si è ritrovato a votare obtorto collo, facendosi promotore di una risoluzione in difesa del centro storico, poi fatta propria dal Pdl e approvata . Ma se nel centrodestra c'è confusione, il Pd non sta messo meglio. L'allontanamento dall'aula dei consiglieri incompatibili che non hanno partecipato non solo al voto ma neanche alla discussione (la Belcapo avrebbe voluto presentare un emendamento) è stato lo spunto per uno scambio di battute tra Loriana Stella (Pd) e il presidente del consiglio nonché collega di partito, Marco Frizza. "Una stupefacente solerzia" quella di Frizza, ha detto con disapprovazione Loriana Stella. Alla fine, comunque tutti compatti sul voto. Via libera, dunque, alla variante delle polemiche (casello, complanare, variante di Sferracavallo e sblocchi urbanistici, tra cui la lottizzazione di San Giorgio). In questo clima si è affrontata soltanto a tarda sera la discussione del patto con Roma e il "Progetto Orvieto nel futuro". Sul patto con Roma il Pd ha chiesto al sindaco di stralciare i riferimenti urbanistici, precisare quelli concernenti le energie rinnovabili e contestualizzare i contenuti dell'accordo all'interno della programmazione provinciale e regionale. Disponibilità, infine, "al confronto e alla condivisione delle responsabilità" da parte del Pd nella predisposizione de bilancio 2010. Ora, il progetto dovrà arricchirsi di contenuti.

Pubblicato il: 16/02/2010

Torna alle notizie...