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SEMPLICI RIFLESSIONI SUL CONSIGLIO COMUNALE DI OGGI

A cura di Maurizio Conticelli

Sul metodo e la trasparenza
Le importanti pratiche oggi in discussione - protocollo con Roma e Progetto Orvieto per il futuro - giungono in consiglio completamente criptate: roba mai vista prima, sullo stile dei regolamento che si è dato la RAI per "censurare" alcune importanti trasmissioni televisive prima delle elezioni regionali.
Il regolamento del Consiglio Comunale prevede in effetti la secretazione di atti ed anche dello svolgimento di assemblee, ma laddove ne esistano i presupposti: ripeto, roba mai vista.
A proposito, come mai il sito del Consiglio comunale non funziona?

Sul protocollo con Roma
Suggeriamo di rileggere attentamente le scarne ma significative osservazioni di Rossi Doria contenute nella relazione al PRG (vedi paragrafo 4.5 dedicato alle relazioni territoriali, pagg. 23 e 24) consultabili sul sito di ALTRA CITTA' e che per ogni buon fine trascriviamo di seguito:
"In questa ottica occorre costruire un sistema di relazioni reticolare, che tenga conto dei caratteri della struttura urbana di tutta l'Italia centrale, quella della Regione Umbria, delle province meridionali della Toscana e dell'alto Lazio. Questo sistema di città presenta sicuramente una sua specifica identità che deve essere considerata come una vera e propria risorsa, in cui ogni città fonda la sua peculiarità sulla sua diversità originaria e sulla complementarietà del suo ruolo nella rete con altre città diverse. Il sistema turistico-culturale dell'Italia centrale basa la sua singolarità su queste premesse ed esporta così la sua accreditata immagine, diversa da quella dei grandi centri storici e turistici dell'Italia. Questa potenzialità è attualmente valorizzata solo in parte, ed anzi è in qualche maniera minacciata da impulsi "insostenibili" verso una improbabile e non auspicabile concorrenza con le grandi aree urbane e metropolitane.
L'area di Orvieto esprime due punti deboli di questa potenziale rete.
Da una parte presenta una infrastrutturazione non bene integrata con il sistema Umbro. L'unica relazione è di tipo ombelicale con Todi, lungo la valle del Tevere. Tutte le altre relazioni regionali si svolgono da derivazioni della autostrada, che risulta per i fini di relazione reticolare quali quelli locali prefigurati, più una cesura, una muraglia da superare, che non un incentivo a coprodurre.
Dall'altra parte l'autostrada insieme al fascio ferroviario, si presenta come un sistema tecnologico poderoso, che scavalca e cancella ogni relazione locale per raggiungere la metropoli romana. L'efficienza della relazione è nota, un'ora di treno o di macchina. Se ne percepiscono già i risultati, con la domanda crescente di seconde case, o anche di residenze suburbane, da una parte, con un accentuato pendolarismo verso Roma dall'altro.
Questa relazione genera poi ulteriori ipotesi di satellizzazione del comprensorio orvietano.
L'inserimento in rete nelle realtà del centro Italia dell'area orvietana, così come l'accoglimento e il governo delle relazioni con Roma, non si propongono come alternative incompatibili, ove se ne individuino con chiarezza le complementarietà e sinergie e soprattutto le compatibilità
."

A proposito degli accordi sulla parte urbanistica con la capitale, vi invito a rileggere il testo scaricato da REPORT (RAI 3) dal titolo "I Re di Roma", andata in onda a maggio 2008. Secondo alcuni insigni urbanisti Roma tra pochissimi anni sarà paralizzata a causa dell'enorme espansione urbana determinata dal piano regolatore e soprattutto, dagli accordi di programma, che hanno consentito ai noti palazzinari romani di stravolgere la previsione di nuove centralità (nuovi quartieri dotati di servizi pubblici e privati, di centri direzionali, ecc.), per essere trasformate in banali ed invivibili dormitori. Ciò è potuto accadere per l'abdicazione della Politica in favore delle dinamiche imprenditoriali.

Sul Progetto Orvieto per il futuro
Siamo di fronte ad un mero regolamento che poco ha a che fare con l'altisonante titolo. L'Amministrazione comunale elabori una proposta di bilancio, come ad esempio ha fatto recentemente Orvieto Libera con le sue tesi programmatiche (alcune condivisibili, altra da approfondire o da ribattere), ed apra il confronto.
Riteniamo invece poco produttivo e troppo in stile regime l'approccio al problema.
Speriamo comunque che si raggiungano nobili intese.

Sul PRG.o
Abbiamo tanto scritto, subendo anche le reprimende per la presentazione di una diffida.
Invitiamo allora i Consiglieri a prendere atto che anche in passato abbiamo presentate numerose diffide come gruppo consiliare, a partire dal bilancio 2006 per comprendere le ragioni dei disavanzi, senza peraltro ricevere spiegazioni né tutele per il ruolo svolto; così abbiamo presentato diffide sia a Cimicchi che a Mocio sul mancato avvio della raccolta differenziata e richiesto alla Regione di intraprendere i poteri sostitutivi previsti per legge, come pure abbiamo diffidato l'Amministrazione comunale dall'aggiudicare l'appalto di Via Roma per i contrasti con le norme urbanistiche ecc. Insomma, siamo di fronte ad atti di responsabilità e non di intimidazione.
Piuttosto, vorremmo meglio comprendere i contenuti della missiva che l'ex consigliere comunale Guido Alberto Taddei avrebbe inviato agli attuali consiglieri denunciando le anomalie con cui sarebbe stata data attuazione al PRG, con particolare riferimento alle zone di nuova espansione. Si tratta di argomenti su cui ALTRA CITTA'  si è sempre battuta con fermezza ed intensità, per cui non comprendiamo i suoi riferimenti alla nostra parzialità. Piuttosto, si rammenti il consigliere Taddei, al quale sono comunque particolarmente riconoscente per il proficuo rapporto di lavoro svolto in stretta collaborazione durante le passate consiliature, che proprio in occasione del dibattito per l'approvazione del PRG nel febbraio 2000, lo invitai ad uscire dall'aula in quanto imprenditore coinvolto nel piano stesso; invito che fu accolto, anche se non mancò di fare dichiarazioni di voto di astensione e di intervenire nel dibattito, rischiando di violare le norme procedurali in materia.

Pubblicato il: 15/02/2010

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