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Giornata di sciopero ieri per i dipendenti ex Acas service

I dipendenti del call center di Bardano, insieme ai sindacati, hanno approfittato della giornata di sciopero per rappresentare la propria condizione al prefetto

ORVIETO - Giornata di sciopero ieri per i dipendenti ex Acas service: senza stipendio ormai da un paio di mesi e alle prese con un'azienda, la Radio Call Service di Messina, che lancia segnali di estrema insicurezza, i dipendenti del call center di Bardano, insieme ai sindacati, hanno approfittato della giornata di sciopero per rappresentare la propria condizione al prefetto al quale hanno chiesto un impegno, un contributo di qualsiasi genere a risolvere la situazione. Il prefetto, secondo quanto riferisce la segretaria della Camera del Lavoro di Orvieto, Maria Rita Paggio, ha dato la massima disponibilità chiedendo qualche giorno per fare le dovute riflessioni. A breve i sindacati che hanno dichiarato lo stato di agitazione permanente, sembrano intenzionati anche a chiedere un incontro urgente al sindaco e agli assessori regionali. Insomma, l'obiettivo è che qualcuno si faccia carico di queste dipendenti ex Acas che, loro malgrado, si sono trovate ad essere le più sfortunate nell'ambito della crisi che ha investito l'azienda, dopo la scoperta da parte delle fiamme gialle della maxi evasione fiscale della ex titolare, l'imprenditrice Giovanna Bernini. Non solo, infatti, non sono rientrate, per una selezione legata alle commesse, nell'operazione di salvataggio della Regione che tramite Webred ha riassorbito la gran parte dei dipendenti Acas, ma adesso si trovano nuovamente senza stipendio in quanto la Radio Call Service, la società messinese che è subentrata alla Bernini con un affitto di ramo d'azienda, non si è rivelata in grado di sostenere le spese di gestione. Colpa delle pubbliche amministrazioni che pagano in ritardo (il call center di Bardano lavora per le Asl siciliane) e della mancata apertura di una linea di credito che avrebbe potuto dare ossigeno alle casse dell'azienda. Così Radio Call si giustifica di fronte a lavoratori e sindacati. Ma sta di fatto che la crisi finanziaria è grave e le dipendenti lavorano ormai già da qualche mese senza stipendio. La loro situazione è a rischio, tanto più se si pensa che per loro l'accesso agli ammortizzatori sociali nel caso la crisi dovesse volgere la peggio non sarebbe così facile. Per il tipo di contratto nazionale in cui sono inquadrate, ma anche perché molte lavorano part time e soprattutto perché il rapporto di lavoro dipendente è praticamente agli inizio (Radio Call ha preso in affitto l'azienda negli ultimi mesi del 2009).

Pubblicato il: 13/02/2010

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